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Cronaca

JESI Ospedale “Carlo Urbani” tra carenza di personale e attività post covid

Ospedale Carlo Urbani Jesi

Tante le domande e le questioni rivolte dai consiglieri comuali al direttore dell’Area Vasta 2, Guidi, e ai primari della struttura jesina

JESI, 30 giugno 2021 – Si è tenuta ieri sera la Commissione consiliare 2 sull’ospedale “Carlo Urbani”, dal Covid alla ripartenza, presideuta dal consigliere Giancarlo Catani.

Presenti, oltre al direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi, anche i primari di diverse unità operative, la dottoressa Stefania Mancinelli, direttrice di presidio ospedaliero dell’Area Vasta 2, l’assessora Maria Luisa Quaglieri e i consiglieri comunali.

«Teniamo sotto controllo i casi di varianate Delta a Senigallia: 5 positivi di cui tre non vaccinati, come una signora di 100 anni per volontà della famiglia – ha riferito Guidi -. In generale il virus sta allentando la presa. Da settembre la Reumatologia tornerà ad avere tutti i posti letto. C’è una carenza di anestesisti, in tutta la regione, che speriamo di sopperire con i laureandi del terzo e quarto anno in accordo con l’Università Politecnica: previsto inizialmente il contratto a tempo determinato che potrà tramutarsi in indeterminato al termine della specializzazione».

«Il covid ha inciso per il 45% dei posti letto totali, penalizzando soprattutto l’area chirurgica – ha aggiunto la Mancinelli – ma le sedute operatorie non si sono mai fermate».

La carenza di personale però ha penalizzato il Day surgery che «dovrebbe funzionare con organico proprio ma che durante le ferie non ci riesce. Circa un centinaio gli interventi classe B, procrastinabili, sospesi causa pandemia mentre sono stati tutti svolti quelli urgenti».

«Serve una progettualità immediata – ha detto Marco Candela primario di Medicina generale -. Dobbiamo ripartire il prima possibile e superare le criticità dovute anche al sostegno che abbiamo dovuto dare ad altre strutture».

Interventi rimandati che però, col tempo, hanno complicato il quadro generale dei pazienti.

«Abbiamo affrontato un periodo di emergenza: sono rimaste indietro prestazioni differibili che però adesso si sono complicate – ha evidenziato il primario di Chirurgia, Roberto Campagnacci -. Sono 26 i posti letto tra Chirurgia e Urologia, vorremmo sapere se c’è la possibilità di riaprire il Day surgery».

Proprio gli interventi chirurgici eseguiti in giornata, Day surgery appunto, sono utili per recuperare quanto il covid ha lasciato indietro.

«E’ fondamentale ripartire da qui per recuperare quegli interventi che non sono stati fatti – ha detto il primario dell’Ortopedia, Rocco Politano -. La figura dell’anestesista è fondamentale per tanti reparti e va potenziata la Radiologia altrimenti rallentiamo il turn over».

Il ringraziamento a tutto il personale dell’ospedale jesino è stato unanime.

«Ad agosto ci saranno due anestesisti in meno su un organico di 16 unità, alcune colleghe sono in maternità: speriamo davvero negli specializzandi – ha aggiunto Tonino Bernacconi a capo della Terapia intensiva -. Bene il reparto di Ostetricia che nel 2019 ha contato 850 nati e nel 2020 invece 831: è il terzo punto nascite della regione dopo Ancona e Macerata».

Quindi, la parola è passata ai consiglieri comunali, tra questi Osvaldo Pirani, Pd, che ha fatto notare l’assenza di Guidi, il quale nel frattempo abeva lasciato la ruinione, al momento delle domande. Focus sulla Guardia radiologica notturna, che attualmente non lavora, e sul futuro del Murri.

«Impossibile far ripartire la Guardia radiologica tra piano ferie e carenza di personale – ha spiegato la Mancinelli -. Sul Murri nessun riscontro».

La consigliera Silvia Gregori, Fi, ha chiesto chiarimenti sulla presenza delle zanzare.

«Interventi che vanno oltre la prassi a livello igienico sanitario – ha spiegato Mancinelli -. Sin dal 2015 si studiano queste zanzare che non portano vettori patogeni: problema che persiste nonostante i numerosi interventi svolti. Il fenomeno è accentuato a Jesi rispetto ad altre strutture ed è recrudescente dopo le piogge estive ma gli interventi ci sono».

Ha chiuso gli interventi l’assessora Quaglieri: «Nonostante il covid l’ospedale ha proseguito il suo lavoro: ospedale di eccellenza».

Eleonora Dottori

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