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Cronaca

JESI PARCO DEL VALLATO, ANCORA UNA NOTTE DI VANDALISMO E SCHIAMAZZI

Damiano Paoletti: «Adesso basta, i cestini dei rifiuti presi a calci e sparsi in giro non li rimetto più a posto», e intanto è fermo da settimane l’impianto di risalita della “Caffettiera”

JESI, 10 marzo 2019 – Appena ieri pomeriggio il trasporto al pronto soccorso di un minorenne in preda ai fumi dell’alcool (leggi l’articolo) ma la notte, al Parco del Vallato non è che sia trascorsa in modo tranquillo.

Schiamazzi, urla, musica ad alto volume e, tanto per gradire, stamattina si è riproposta la solita situazione dei cestini dei rifiuti presi a calci e divelti dai loro supporti (foto in primo piano).

Nulla di nuovo, tranne il fatto che ora Damiano Paoletti, presidente del Comitato Parco del Vallatovia del Molino, non interverrà più per rimetterli al loro posto, come da tempo stava facendo.

E con la bella stagione in arrivo se non si troverà presto una soluzione a questo ripetersi costante di situazioni che travalicano di molto, ora, la sopportabilità, il vivere dei residenti attorno al parco non potrà che peggiorare ancora, visto che quella è diventata anche zona di spaccio. E considerato che non non c’è mai un limite al peggio.

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Damiano Paoletti mentre cerca di ricollocare un cestino preso a calci

Ma anche quanti lo frequentano, famiglie con bambini e con passeggini, anziani, si trovano ormai accerchiati da qualcosa che è più grande di loro e che mette costantemente in difficoltà, se non a rischio, la loro stessa  presenza in una zona nella quale avrebbero tutto il diritto di trascorrere il tempo che vogliono e a qualsiasi ora. Ma non è così, purtroppo. Anche l’altalena del Dream Day per i disabili è inutilizzabile perché la pedana non si chiude più. E anche tutti i giochi presenti hanno subito nel tempo attacchi per sfregiarli.

«Sino ad ora mi sono armato di pazienza – dice Paoletti – e ho cercato da fare il possibile per mettere qualche pezza ai danni che vengono inferti alle strutture del parco. Ora basta, c’è un limite a tutto. Stamattina non lo faccio, i cestini rimangono dove sono. Guardate poi la situazione dell’impianto di risalita, la Caffettiera: sono settimane che non funziona (ma anche per quello in via Castelfidardo non è che le cose vadano meglio… ndr). Chi viene a Jesi e passa da queste parti deve vedere cosa avviene qui. Come essere chiusi in un recinto».

(p.n.)

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