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Cronaca

JESI POLIZIA ALLA SCUOLA “LEOPARDI” PER PARLARE DI BULLISMO (VIDEO)

Insieme agli alunni Alessandra Antonelli, Michele Morra e Virgilio Russo

JESI, 2 marzo 2017 – La scuola secondaria di primo grado “Leopardi” ha ospitato questa mattina, 2 marzo, il primo di una serie di appuntamenti, destinati agli adolescenti, che la Polizia di Stato dedica all’educazione alla legalità.

Le quattro prime classi hanno seguito attentamente gli interlocutori che si sono alternati, dal comandante della Polizia Postale, ispettore Giovanni Ceciliani, al dirigente del commissariato di Jesi, vice questore aggiunto Michele Morra, a quello della Squadra Mobile della Questura di Ancona, Virgilio Russo, accompagnati da Alessandra Antonelli, coordinatrice e portavoce per Ancona e provincia  di “Le Agende Rosse“.

“Conviene sempre rispettare le regole – ha ribadito più volte il comandante della Mobile ai ragazzi – perché le conseguenze possono essere gravi per chi non lo fa. Come il non poter più aspirare a fare alcune professioni, dal poliziotto all’avvocato, sino all’insegnante”.

Studenti attenti e sempre pronti a porre domande, descrivere situazioni, per un argomento, il bullismo e derivati cyber, che interessa proprio la loro fascia generazionale, dagli 8 ai 16 anni, spiegato anche attraverso alcuni video.

“Noi siamo l’ultima possibilità” hanno sostenuto gli uomini della Polizia perché “se vedete un compagno in difficoltà intervenite per aiutarlo, per risolvere tra pari. Se non ci riuscite, chiedete il sostegno di un adulto che vi affianchi, dal genitore al professore”.

Il bullismo è un insieme di “comportamenti verbali, fisici e psicologici reiterati nel tempo posti in essere da un individuo o da un gruppo di individui nei confronti di altri più deboli”.

E dal 2000, con l’avvento a tutto campo di internet, si è andato delineando il fenomeno del cyber bullismo.

“Lo scherzo può essere utile, lo facciamo anche tra di noi – ha sostenuto Russo – proprio perché serve per stemperare situazioni ad alto impatto emotivo. Ma bisogna fare attenzione quando si trasforma in un atto reiterato nel tempo, con asimmetria di potere – uno più forte dell’altro – e che un soggetto subisca disagio“.

Allora si può sfociare in un vero e proprio reato.

Prossimi appuntamenti a scuola, il 9 marzo, alla Savoia di Jesi, quindi il 16 per Moie e Castelplanio e il 30 a Santa Maria Nuova.

(p.n.)

 

 

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