Segui QdM Notizie

Eventi

JESI MOVIMENTO FEMMINISTA A MALTA: UN REGISTA E UN’AGENZIA DI JESI NEL TEAM CHE HA PRODOTTO UN DOCUMENTARIO

JESI, 2 marzo 2017 – Tutto nasce dalla leggenda dei bikini bruciati in piazza.

“Ragazze,  non cercare di attirare l’attenzione ridendo o parlando ad alta voce in un luogo pubblico. Non esagerare con gli abiti. I ragazzi sono molto spesso in imbarazzo se le ragazze indossano una mini gonna, usano troppo make-up o un vestito corto”.

Questo quanto riporta il Times of Malta, venerdì 7 giugno 1968. Sono anni turbolenti anche a Malta dove sta nascendo un movimento femminista per la libertà e i diritti delle donne. Una italiana, Paola Vietri, si trova a Malta e insieme ad altre attiviste dà vita al movimento Nin-Naha Tan-Nisa, uno dei più influenti. Il film-documentario “Burning bikini: bikini, society, women“, prende ispirazione da una leggenda metropolitana maltese che racconta che nel 1960 sono stati comprati in massa migliaia di bikini per essere poi bruciati in una piazza pubblica. Nello stesso periodo molte donne sono state arrestate e portate in tribunale per indossare bikini.

Nel team che ha prodotto e curato il documentario ci sono un regista, Alessandro Tesei e un’agenzia, la Subwaylab, di Jesi. Il film di Alessandro Tesei & Emmanuel Tut-Rah Farah è stato prodotto dalla fondazione Aditus in co-produzione con Subwaylab.

Il film è incentrato intorno alle memorie collettive dei movimenti delle donne a Malta dal 1960 fino ai giorni nostri. L’assenza quasi totale di registri pubblici, accademici e giornalistici che attestano i movimenti femminili maltesi  ha portato i ricercatori dell’Auditus ad intervistare le donne attive in quei giorni e a tracciare un’epoca nascosta fatta di incidenti, eventi e luoghi che erano così importanti per le loro lotte.

In occasione della Giornata internazionale della donna (IWD) 2017, fondazione Aditus e l’Ufficio del Parlamento europeo a Malta hanno organizzato la proiezione del documentario, domani, venerdì 3 marzo, proprio a Malta, alla quale seguirà una tavola rotonda, con la partecipazione di deputati, studiosi e attivisti, per discutere la storia del femminismo a Malta dal 1960, e la strada da percorrere.

 

News