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JESI PurifyGo, arriva l’autobus che purifica l’aria

Sul tetto dei mezzi ci sono filtri per catturare le polveri sottili: entreranno in servizio in città e ad Ancona

JESI, 8 febbraio 2021Quattro autobus che diventano “depuratori d’aria in movimento”: è l’innovativo progetto PurifyGo sviluppato da Conerobus con Agt Engineering e l’Università La Sapienza di Roma, finanziato con i fondi regionali e realizzato con i Comuni di Jesi e Ancona. Sul tetto di quattro autobus sono stati installati altrettanti filtri per catturare le polveri sottili note come Pm10 e Pm2.5, fra gli elementi più inquinanti in quanto di dimensioni infinitesimali anche rispetto alla sezione di un capello umano, come illustrato da una slide mostrata nella conferenza di questa mattina a Palazzo Raffaello ad Ancona, presente anche il governatore Francesco Acquaroli.

Il governatore Francesco Acquaroli

Di fronte al palazzo della Giunta regionale, infatti, è stato parcheggiato uno degli esemplari, di cui è stato illustrato il funzionamento. Conerobus diventa così la prima azienda di trasporto pubblico locale ad avere avviato la sperimentazione in Italia. Sperimentazione che, nel frattempo, sta procedendo anche in Inghilterra.

«Vogliamo proporre un atteggiamento culturale orientato al trovare una soluzione risolutiva del problema dell’inquinamento dell’aria – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli –. In questo stiamo seguendo le programmazioni europee e le direttive del Recovery Plan, tenendo un approccio scientifico per raggiungere gli obiettivi del decennio 2020-2030».

A breve i bus entreranno in servizio a Jesi e Ancona.

«Conerobus ha sempre avuto una grande attenzione all’ambiente, con mezzi a metano e filobus – ha detto Muzio Papaveri, presidente Conerobus –. Ringraziamo la Regione, che si è dimostrata sensibile e con cui abbiamo subito accolto la sfida. Con questa sperimentazione ci occuperemo di monitorare oltre che filtrare: abbiamo installato diversi tipi di filtri per capire quali sono i migliori, per poi rendere progettuale questa sperimentazione, di cui siamo capofila».

«Essere i primi in Italia ci riempie di orgoglio – ha detto l’assessora all’Ambiente e al Trasporto di Jesi, Cinzia Napolitano –. Ridurre l’inquinamento è responsabilità di tutti noi nei confronti dei cittadini. A Jesi c’è già una centralina che misura la concentrazione di Pm10 nell’aria, e capita di sforare anche se abbiamo la maggior parte dei mezzi a metano. Inoltre stiamo per adottare il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile: spero che sempre più cittadini utilizzeranno i trasporti pubblici, orgogliosi di contribuire a ridurre l’inquinamento, dato che l’auto è l’elemento più impattante in città».

«In tre mesi gli autobus filtreranno 4.2 miliardi di litri di aria – ha spiegato il professor Filippo Ugolini, presidente Agt Engineering che ha ideato il sistema –. I nostri ingegneri hanno fatto diventare metodo quello che era solo uno studio, e con loro analizzeremo i risultati per estendere la sperimentazione a industrializzazione».

L’Istituto di Scienze e Tecnologie per la Mobilità Sostenibile di Napoli si occuperà quindi dell’elaborazione e valutazione dei risultati.

Presente in conferenza anche l’assessora ai Trasporti di Ancona, Ida Simonella: «Quello del trasporto è il settore dei servizi pubblici in cui abbiamo intenzione di innovare maggiormente. Sono in arrivo altri 20 milioni di euro di investimenti per il rinnovo del parco mezzi in ottica sostenibile ad Ancona, oltre a 6 nuovi filobus e al completamento dell’anello filoviario, privilegiando quindi la conduzione elettrica».

Elisa Ortolani

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