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Jesi Sulle antiche strade della ruzzola – VIDEO –

In via Crete di Gangalia si è svolta la tre giorni promozionale “Trofeo Vallesina” del gioco tradizionale praticato nelle nostre campagne

Jesi, 15 agosto 2022 – Nell’immediata periferia della città, a Crete di Gangalia, si è svolta sino a ieri, la gara promozionale di ruzzola, “Trofeo Vallesina” organizzata dalla Società sportiva Ruzzola Vallesina.

Tante le squadre partecipanti, una quarantina, provenienti da diverse località, quelle arrivate dalle province di Ancona, Macerata e Perugia, che in questa tre giorni hanno goduto dei bellissimi panorami che la zona offre, dandosi battaglia all’ultimo lancio, nello spirito di una sana competizione, dove comunque non manca mai la voglia di arrivare primi.

Il nostro territorio vanta antiche tradizioni, non sempre valorizzate, come quello del gioco della ruzzola, del quale possiamo trovare testimonianze della sua esistenza, e che fosse praticato nelle campagne dei piccoli e grandi centri dell’entroterra marchigiano, già nel 1300/1400.

A testimonianza nel libro di Riccardo Ceccarelli, “Il gioco della Ruzzola“ , del 2002, possiamo leggere un bando in cui si chiede direttamente al governatore di Jesi, avendo lui autorità sul castello di Massaccio, attuale Cupramontana, di ordinare il divieto di gioco: se per molti era un sano passatempo, ad altri arrecava disturbo.

CONTE HONORATO VISCONTI NOBILE MILANESE
REFERENDARIO DI NOSTRO SIGNORE ET DELLA CITTA' D'IESI ET SUO CONTADO GENERALE GOVERNATORE 
Havendo inteso che nel Castello del Massaccio per il gioco continuo del Cassio, et Rotola che si fà del continuo attorno al castello et per li Borghi suoi, non poco periclo, et disturbo apporta al popolo con dare impedimento al transito etiam per l'andevetione [accesso] delle Chiese, et volendo Sua Signoria Illustrissima dare in ciò quel opportuno remedio che in tal caso se ricerca. Per il presente publico bando ordina et comanda che per l'avenire nissuno di qualsivoglia grado ecc. ardisca ne presuma in modo alcuno giocare et far giocare à nissun sorte de gioco dentro, et fora del Massaccio et suoi Borghi eccetto a palla o, pallone, sottopena di 25 scudi ......
Dato questo di 7 febraro 1609.
Honorato Visconti Governatore Generale
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Queste antiche tracce, e il fatto che ancora oggi sia praticato, dimostrano che il gioco della ruzzola si lega perfettamente al nostro territorio e, negli ultimi decenni, attraverso la Figest e la Uisp, ha raccolto vecchi e nuovi appassionati.

La riscoperta e la valorizzazione di antiche tradizioni è l’obiettivo principale che si prefigge Sauro Francescangeli, presidente provinciale Figest Ancona.

«Stiamo lavorando per portare alla pratica del gioco qualche ragazzo e anche qualche donna, novità assoluta, cerchiamo di valorizzarlo per fa sì che sia praticato da più persone possibili».

«Ringrazio tutti i partecipanti che sono intervenuti dalle diverse località – sottolinea Alfredo Radicioni, presidente Ruzzola Vallesina, organizzatrice dell’evento – e sono molto soddisfatto, abbiamo voluto fare un esperimento giocando di venerdì pomeriggio, approfittando del fatto che siamo in ferie, per agevolare i giocatori e abbiamo avuto un ottimo riscontro».

Le tre giornate sono state allietate anche da buon cibo e ottimo verdicchio grazie all’ospitalità della famiglia Piccini che ha messo a disposizione la propria abitazione per dare ristoro ai partecipanti.

Uno sport forse di altri tempi, che potrebbe agli occhi di molti sembrare facile, invece necessita di precisione, tecnica e forza, che sono elementi fondamentali.

La ruzzola ha segnato il tempo con espressioni popolari colorite come “giogà a rotola” o“ va a giocare a ruzzola“, e le hanno attribuito anche l’appellativo di golf dei poveri.

Ma è uno sport che ha retto al progresso in un mondo dove tecnologia e virtuale hanno preso il sopravvento.

La sfida all’ultimo lancio è ancora aperta, comunque, sulle antiche strade della ruzzola.

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