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Cronaca

JESI Tigli di Viale Trieste: «Concentriamoci sulla cura degli altri alberi»

L’agronomo Ugo Pazzi ha chiarito le numerose problematiche che determinano l’abbattimento: da individuare il luogo della ripiantumazione

JESI, 11 febbraio 2022 – «Totalmente compromessi i 12 tigli da abbattere in Viale Trieste per disfunzioni al legno, perché troppo vicini, per l’età avanzata e per confilitti con marciapiedi e sottoservizi».

Così l’agronomo Ugo Pazzi, che ha effettuato la perizia sulle piante, si è espresso ieri in commissione consiliare.

Qualche ora prima era stato in Viale Trieste con residenti, attivisti e dipendenti dei preposti uffici comunali Lucio Rossetti, Manuela Marconi e Francesca Befera, per spiegare le ragioni dell’abbattimento.

Su 70 piante del viale, 12 sono da abbattere dunque.

«Ulteriori analisi sarebbero inutili – ha aggiunto – Sarebbe meglio allora investire nella cura delle altre. Oggi quegli alberi fanno i conti con gli effetti di come si è sviluppato un viale molto trafficato e con quelli dei cambiamenti climatici».

Nessun nesso tra l’abbattimento dei tigli con la realizzazione del nuovo piazzale della stazione, che comunque andrà a sacrificare il pezzo di verde della vicina via IV Novembre.

Lo ha confermato l’assessora Cinzia Napolitano al consigliere Samuele Animali, Jesi in Comune, che aveva posto la questione. Mentre non è certo che le ripiantumazioni verranno fatte sempre sul viale essendo gli alberi troppo vicini per come si è sviluppata la strada nel corso del tempo.

«Quel viale è nei ricordi di tutti gli jesini e le jesine – il commento di Francesca Paolini, Legambiente -. Si è risvegliato un interesse per la cura del verde che fa piacere. Il coinvolgimento è mancato ma sono sicura che questa vicenda ci insegnerà che si possano gettare le basi per una condivisione, in futuro, sul verde pubblico».

Eleonora Dottori

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