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Cronaca

Jesi Alberi abbattuti, alberi piantati e arrivano le paulownie

Giù l’albero “mascotte” di via San Marino (specie non protetta), altri residui non ancora rimossi in via Asiago e al Parco del Ventaglio, ma intanto arriva quello simbolo della lotta ai cambiamenti climatici

Jesi – In continua evoluzione in tutto il territorio comunale la situazione legata al taglio e sostituzione delle essenze arboree

Come è normale, il tutto riguarda le piante ammalorate, pericolose, ostative per la realizzazione di opere pubbliche (come prevede un’apposita legge) o ritenute inadatte per le aree urbane. Mettendo a terra alberi sostitutivi più resilienti e capaci di radicarsi in modo saldo e duraturo, tenendo conto anche dei cambiamenti climatici in corso e degli eventi estremi che generano.

Inevitabile che questo crei malumori e spaccature nell’opinione pubblica, anche perché veder venir giù un albero vecchio decenni con tutta la sua imponenza, che spesso fa parte dell’arredo urbano e dunque della memoria collettiva di un determinato luogo, non è mai facile.

Un po’ quello che è accaduto martedì mattina a Porta Valle, dove è stato abbattuto l’albero (di specie non protetta, stando a quanto riferitoci) in via San Marino. L’essenza arborea pur se cresciuta spontaneamente nonostante il terreno non favorevole, era arrivata all’altezza di circa 10 metri ed era ormai qualcosa di caratteristico all’ingresso in centro storico con il suo tronco a cinque diramazioni.

Non compresa nella lista di quelle tutelate nella Regione, la pianta sorgeva proprio di fronte alla sede del Comitato di quartiere del Centro storico, nella piazzetta solitamente adibita a parcheggio per i residenti che si trova appena all’interno di Porta Valle.

Non vi era, quindi, il bisogno di particolari permessi o giustificazioni per l’abbattimento e la sua potatura alla radice, ci è stato riferito, è stata resa necessaria data la vicinanza con abitazioni private.

In via Asiago, invece, stazionano a terra ormai da settimane i resti di un grande pino abbattuto di fronte alla scuola primaria Martiri della Libertà. Il taglio era stato effettuato dai Vigili del Fuoco per motivi di sicurezza durante alcuni recenti fenomeni ventosi che ne avevano evidenziato la pericolosità.

I pezzi di tronco stazionano a terra, sottraendo anche posti per la sosta delle auto già di per sè non sufficienti in quel punto, specie durante le ore di entrata e uscita degli alunni, in attesa di essere rimossi.

Situazione analoga in via 1° Maggio, nella parte alta del Parco del Ventaglio. Anche qui giacciono a terra le risultanze del taglio di un paio di pinacee che non sono state ancora rimosse. Vicino ai due tronchi tagliati, invece, sono stati subito ripiantati altrettanti piccoli pini, che negli anni si spera cresceranno come quelli abbattuti.

«Si sta concludendo in questi giorni – riferisce l’assessore all’ambiente Alessandro Tesei – il ciclo di piantumazioni presso le scuole Casali Santa, MonteTabor, Leopardi, Martiri della Libertà, Mazzini, Collodi, asilo nido Oasi, Gola della Rossa e Isola Felice. Domani toccherà alla Perchi. Le alberature sono splendide paulownie, una pianta non autoctona, ma con caratteristiche molto particolari».

Si tratta, infatti di alberi molto antichi, conosciutissimi per le fioriture bellissime, motivo per il quale sono stati scelti da numerose metropoli europee (tra le quali Milano e Torino) per adornare i parchi cittadini. Ultimamente la paulownia è stata anche eletta pianta simbolo della lotta al cambiamento climatico.

«È caratterizzata da una crescita velocissima – conferma Alessandro Tesei – e da foglie larghe in grado di assorbire molto più Co2 rispetto ad altre tipologie, inoltre è longeva e un toccasana per gli insetti impollinatori».

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