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Cronaca

Jesi “L’eredità di Alberto Manzi”, al via gli eventi di Jesi Educa

Dal 19 marzo al 24 novembre, previsti incontri pubblici, laboratori per i giovani, incontri di formazione per docenti, spettacoli teatrali e mostre, organizzati dal Comune con associazioni e scuole

Jesi – Mancano pochi giorni all’avvio del ricco programma di eventi del progetto Jesi Educa, alla seconda edizione, che ha coinvolto il Comune di Jesi, le scuole e le associazioni del territorio, nell’organizzazione di incontri pubblici, laboratori per i giovani, incontri di formazione per i docenti, presentazioni di libri, mostre e spettacoli teatrali, tutti incentrati sul tema dell’educazione che per questa edizione – dal titolo L’eredità di Alberto Manzi – verterà in particolare sul modello educativo proposto dal maestro che rivoluzionò l’approccio alla valutazione degli alunni.

Ieri mattina è stato presentato, presso la sala consiliare del Comune, il programma delle iniziative che si protrarranno per tutto l’arco dell’anno – fino al 24 novembre – e prenderanno il via il prossimo martedì, 19 marzo, con l’intervento dell’esperto Alessandro Sanna, autore e illustratore di libri, docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia, che incontrerà i ragazzi del Liceo Artistico Mannucci per un laboratorio di acquarello e il giorno successivo, il 20 marzo, terrà un incontro aperto al pubblico, alle 17 a Palazzo Pianetti, dal titolo “Raccontare storie con carta e acqua”.

«Jesi Educa è un percorso corale e nasce con l’obiettivo di concretizzare le azioni della comunità educante – ha spiegato l’assessora ai servizi educativi, Emanuela Marguccio -. E’ uno dei fil rouge che collegano gli aderenti al patto “Noi, comunità educante” per promuovere azioni condivise intorno al tema che quest’anno si aggancia al centenario della nascita del maestro Alberto Manzi, a tutti noto per la trasmissione Non è mai troppo tardi».

La costituzione della Comunità educante ha come obbiettivo quello di coinvolgere varie fasce della cittadinanza in un processo di formazione continua che va dall’infanzia fino all’età adulta e che raggiunge tutti i soggetti coinvolti nel sistema educativo ma anche gli stessi cittadini, mettendo in collegamento tra loro, come hanno sottolineato i dirigenti scolastici presenti, gli istituti comprensivi e le scuole di grado superiore, in uno scambio di conoscenze sia tra gli alunni che tra i docenti.

«Progetto di cui ringrazio per la collaborazione tutti i soggetti che hanno partecipato e in particolar modo gli spunti e le proposte della Consulta per le giovani generazioni che ci ha trainato in questo percorso», ha sottolineato Emanuela Marguccio.

Jesieduca 2024, nel celebrare la figura del maestro Manzi, ripercorrerà i tratti salienti della sua esperienza educativa, una vera eredità pedagogica. Il percorso di eventi invita a osservare e discutere, partendo da ciò che il maestro aveva più a cuore: la valutazione educativa, l’inclusione, l’intercultura, l’innovazione tecnologica, ma anche l’interesse per la scienza, il linguaggio fiabesco, e la possibilità di apprendere a ogni età per uscire “dal carcere dell’ignoranza”.

In collegamento video c’era la dott.ssa Alessandra Falconi, responsabile del Centro Studi Alberto Manzi di Bologna che, in occasione dei 100 anni dalla nascita del Maestro, ha creato una rete di città, di cui fa parte anche Jesi, per ricordare il protagonista di “Non è mai troppo tardi”.

«Apprezziamo moltissimo il lavoro svolto a Jesi in onore di Alberto Manzi, il nostro obiettivo era di fornire materiali e strumenti affinché le comunità educanti potessero incontrarsi nei valori della solidarietà sociale e la città di Jesi ha declinato la tematica con una grande varietà di iniziative che coinvolgeranno tutta la cittadinanza», ha detto Alessandra Falconi.

«Per l’Amministrazione comunale è importante aver condiviso questo percorso con la città e soprattutto si tratta di un programma che coinvolge un tempo lungo un anno e prende spunti da tutto il tessuto cittadino», ha sottolineato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo.

Tra gli interventi il ringraziamento di Lucia Donzelli, la presidente della Consulta per le giovani generazioni: «Grazie per averci dato attenzione, per aver dato voce ai giovani».

«Questa edizione di Jesi Educa dedicata ad Alberto Manzi dà lustro alla città», ha aggiunto Claudio Cardinali, consigliere comunale e presidente della Seconda commissione.

Gli appuntamenti di Jesi Educa

Dopo l’incontro con l’illustratore Alessandro Sanna, gli appuntamenti continueranno con la rassegna L’arte di crescere – in occasione della Giornata mondiale sull’autismo – e la formazione per costruire contesti inclusivi per non vedenti e gli ipovedenti.

Il 19 aprile interverrà il prof. Marco Aime dell’Università di Genova, antropologo di fama internazionale. Durante l’incontro verrà presentata alla città la Comunità educante jesina, che conta oltre 40 aderenti, tra cui le scuole di ogni ordine e grado della città.

Tra gli altri eventi, l’appuntamento con le mostre, il 13 maggio l’inaugurazione di quella presso il Comune, donata dalla Fondazione Besharat ai 4 istituti comprensivi di Jesi che partecipano al progetto Art in Schools. Visibile fino al 30 maggio.

Si parlerà anche di intelligenza artificiale, di Europa e di murales. Da segnalare il 18 e 19 maggio, anche la Notte dei musei.

Per visionare il programma completo degli eventi:

Il percorso si concluderà con due spettacoli teatrali, uno a cura del teatro Cocuje è l’altro a cura dell’Atgtp, previsti rispettivamente per il 28 settembre e il 24 novembre.

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