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LAVORO Inserire le Marche in politiche di coesione e aiuti per il sud

Per Patrizia Terzoni e Simona Lupini (M5S) opportunità anche per Fabriano

ANCONA, 10 maggio 2021 – Sempre in affanno l’economia delle Marche: si moltiplicano le notizie di chiusure, cessioni e delocalizzazioni.

Una possibilità di invertire il trend verrà dalla nuova programmazione dei fondi europei: Bruxelles riconoscerà le difficoltà economiche delle Marche e dell’Umbria, inserendole tra le regioni cosiddette “in Transizione”.

Ci sarà quindi l’occasione di accedere più facilmente a risorse dall’Europa, a condizione che lo Stato (co-finanziatore dei programmi europei) faccia la sua parte.

«La Commissione UE ha certificato una situazione che è di grande difficoltà per la nostra Regione: i numeri ci dicono che lo Stato deve inserire Marche ed Umbria nella Politica nazionale di coesione, che già coinvolge le regioni in transizione come Abruzzo, Molise e Sardegna, e nei benefici fiscali previsti per le regioni del Meridione, come la decontribuzione del 30% sui dipendenti» spiega Patrizia Terzoni, deputata fabrianese del Movimento 5 Stelle, che ha depositato una mozione in tal senso alla Camera.

E sul tema, il Movimento 5 Stelle intende sollecitare anche la Regione a fare la sua parte, con una mozione firmata da Simona Lupini, consigliera regionale anch’essa fabrianese: ecco quindi una mozione, che fa eco a quella presentata in Parlamento dalla Terzoni, e che impegna la Giunta ad attivarsi, con il Governo e la Conferenza Stato-Regioni, per sostenere l’inserimento delle Marche negli aiuti della politica di coesione.

«Le politiche di coesione e gli incentivi attualmente previsti per il Sud nascono per riequilibrare l’economia di territori in difficoltà: utilizzarle ci permetterebbe di rendere più competitivo il distretto, con un intervento forte di politica industriale che potrebbe aiutare nuove piccole o medie imprese, e anche grandi attori industriali, a investire qui – ragiona Simona Lupini – Dalla ex ARDO al caso Elica, Fabriano vive anni tremendi. Ci sono però anche storie di nuovi investimenti e di rilancio, segno di un know how diffuso tra operai, tecnici e manager: dobbiamo creare le condizioni per farlo esprimere di nuovo al suo meglio»

Le fa eco Patrizia Terzoni: «Per territori come quello di Fabriano, che hanno forti problemi di riconversione industriale, agevolazioni fiscali e fondi per nuove attività o progetti di ricerca sono cruciali: non possiamo continuare a competere solo sugli stessi mercati che ci hanno reso grandi, sperando che tornino a crescere. Dobbiamo ripensare il distretto industriale, e le politiche di coesione possono essere fondamentali».

Patrizia Terzoni – Simona Lupini – Movimento 5 Stelle

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