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Cronaca

Maiolati S. Terremoto politico, Consiglio comunale formalmente sciolto

di Marco Pigliapoco

La Lega rompe con Sindaco e maggioranza, insieme alle opposizioni fa mancare i numeri per proseguire il mandato, dura reazione del primo cittadino Tiziano Consoli

Maiolati Spontini, 13 ottobre 2022 – Un cataclisma politico ha colpito Maiolati Spontini.

In tarda mattinata, ben sette consiglieri comunali si sono recati in Municipio per rassegnare ufficialmente le dimissioni dal ruolo, portando formalmente allo scioglimento del Consiglio stesso.  

I dimissionari sono Alessandro Amadio e Giordano Spugni (Lega), Irene Bini e Silvia Badiali (Percorso Civico), Leonardo Guerro Giancarlo Focante (M5S) e Marco Santarelli.

Queste le motivazioni protocollate: «In questi tre anni e mezzo di mandato del Sindaco Consoli, il Comune di Maiolati Spontini, i suoi cittadini e le sue istituzioni, hanno vissuto una giunta sorda ad ogni richiesta di dialogo e collaborazione, anche proveniente dagli stessi consiglieri di maggioranza, assente tanto nelle aule comunali quanto nel territorio, autoreferenziale, litigiosa, incapace di garantire una comunicazione istituzionale puntuale ed efficace. Un’amministrazione, quella del Sindaco Consoli, che ha visto il venir meno, dopo i precedenti abbandoni, anche della fiducia del vicesindaco Mario Pastori. Un Sindaco che ad oggi non è ancora riuscito a sostituirlo, segno evidente del malessere di una giunta arrivata ormai a fine corsaI sottoscritti, consapevoli ed amareggiati della straordinarietà della situazione, ma altrettanto convinti che la parola debba tornare alla cittadinanza, rassegnano, contestualmente e congiuntamente, le presenti dimissioni»

I numeri

Il parlamentino di Maiolati Spontini ospita complessivamente 12 scranni. Come da normative vigenti, la rinuncia contestuale della maggioranza dei consiglieri, in questo caso 7 su 12, non comporta la surroga degli stessi, ma lo scioglimento generale dell’assemblea.

I fatti

Il ritardo nella nomina del nuovo vicesindaco, dopo le dimissioni di Mario Pastori, avevano fatto presagire che nella maggioranza non tutto stesse filando liscio. Come pure erano noti i malesseri dei consiglieri leghisti Amadio e Spugni, che non a caso avevano già creato un gruppo consiliare autonomo. Forse nessuno, però, poteva prevedere un esito di questo tipo. 

I rumors raccontano di una situazione precipitata negli ultimi giorni, quando le richieste della Lega sarebbero state rigettate al mittente dal Sindaco. A questo punto gli esponenti del partito di Matteo Salvini avrebbero deciso di rovesciare il tavolo, coinvolgendo il consigliere Santarelli (da sempre considerato vicino alle posizioni di Amadio e Spugni ma non facente parte del gruppo consiliare ufficiale), e i quattro consiglieri dell’opposizione (Percorso Civico e M5S).

A questo punto la palla passa al Prefetto, che nel caso in cui non siano riscontrate irregolarità nella presentazione degli atti, procederà con l’inizio dell’iter par la nomina del Commissario Straordinario.

Immediata la dura reazione del sindaco Tiziano Consoli

«Un atto di irresponsabilità totale nei confronti dell’operato dell’Amministrazione e un gesto irriguardoso nei confronti dei cittadini che attraverso le elezioni hanno dato mandato a me, come sindaco, e alla lista “Insieme per i cittadini” di portare avanti una programmazione già realizzata in parte e su cui si stava lavorando con grande impegno per completarne l’attuazione. La nomina di un commissario non porterà certamente ad uno sviluppo in senso operativo delle questioni ancora aperte perché si potrà andare avanti solo con la gestione ordinaria e tutta la progettazione, dalle politiche spontiniane a quelle per le infrastrutture, dalla sicurezza e alle politiche familiari, decadrà. E questo proprio ora, in una fase la cui delicatezza dovrebbe essere evidente a tutti, con da una parte il post pandemia, da cui stavamo comunque uscendo in maniera positiva, e dall’altra la gestione dei fondi del Pnrr da programmare e l’emergenza del caro bollette che ci obbligava a prendere decisioni quanto mai urgenti. Insomma, sono stati atti dimissionari irriguardosi e ingiustificati, non proporzionati e non veritieri rispetto alle presunte motivazioni delle dimissioni. Anche riguardo alla questione del vicesindaco, ci stavamo accingendo a nominare una figura che avrebbe preso il posto di Pastori. Il dato politico inesorabile è che la Lega trova conforto e un alleato nel Pd per mettere in atto un’azione distruttiva nei confronti di un’Amministrazione che stava lavorando a testa bassa su tante questioni. Solo per citarne alcune, proprio in questi giorni abbiamo ricevuto l’atto dalla Presidenza della Repubblica che corona il percorso che avevamo avviato per l’acquisizione del titolo di città, e abbiamo trovato una strada positiva per la vicenda dell’apertura di un negozio di alimentari a Maiolati capoluogo. Queste dimissioni, che ovviamente sono per me fonte di grande delusione e amarezza, denotano la completa e totale incapacità di leggere la politica, oltre che mancanza di senso civico, maturità e responsabilità nelle decisioni che vengono prese. Abbiamo fatto un lavoro pazzesco in questi tre anni e mezzo e posso dire, con grande tranquillità, di aver sempre governato con senso di equilibrio e nel rispetto dei cittadini, non guardando alla politica dei partiti ma all’interesse della comunità. A seguito delle dimissioni dei sette consiglieri ci sarà lo scioglimento del Consiglio comunale per assenza del numero legale, la decadenza del sindaco e degli amministratori e la nomina di un commissario».

Nelle prossime ore non mancheranno le prese di posizione ufficiali di tutti i soggetti politici interessati, con relative e inevitabili polemiche.

L’autunno a Maiolati si preannuncia caldissimo.

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