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Moie Sensibilizzare i giovani contro la violenza di genere

Incontro dei cadetti del Moie Vallesina Calcio con Antonella Ciccarelli e Massimo Panfili organizzato dall’Associazione Ànemos con il sostegno del Centro servizi per il volontariato nell’ambito della settimana di eventi “Iceberg – Prima dell’irreparabile” 

Moie – Un allenamento insolito, diverso dagli altri, ma che rimarrà a lungo impresso in tutti i ragazzi dei Giovanissimi cadetti del Moie Vallesina (annata 2010) che venerdì 16 febbraio hanno partecipato all’incontro con Antonella Ciccarelli e Massimo Panfili, professionisti impegnati nella sensibilizzazione contro la violenza e la discriminazione di genere

L’incontro, svoltosi al campo sportivo Pierucci, ha aperto la settimana di eventi, organizzati dall’associazione Ànemos con il sostegno del Csv, Centro servizi per il volontariato, e di varie realtà associative e istituzionali locali, denominata IcebergPrima dell’irreparabile

Tali attività hanno l’obiettivo di avviare un processo di generale presa di coscienza, in grado di coinvolgere attivamente le nuove generazioni, generando quindi un nuovo modello culturale in cui sia centrale la rispettiva riconoscenza e il rispetto reciproco.

I giovanissimi, insieme ai loro allenatori Matteo Brutti e Nicola Giampaoletti, sono stati coinvolti in un’attività di dialogo attiva, in cui i due professionisti non hanno impartito lezioni ma hanno voluto far raggiungere ai ragazzi le loro personali conclusioni tramite attività coinvolgenti e dinamiche, che hanno posto al centro le emozioni e le sensazioni più vicine a ragazzi della loro età.

Da sin. Dimitri Possanzini ,Antonella Ciccarelli, Massimo Panfili, Monica Caprari, Roberto Possanzini
L'incontro
i giovani società sportiva Moie
Dimitri Possanzini
Antonella Ciccarelli - Massimo Panfili
Antonella Ciccarelli - Massimo Panfili
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All’evento hanno partecipato anche la presidente di Ànemos, Monica Caprari, il presidente del Moie Vallesina, Roberto Possanzini e il responsabile generale del Moie Vallesina, Dimitri Possanzini. 

La presidente di Ànemos ha sottolineato come «il problema della violenza di genere sia ormai strutturale e tramite iniziative come questa, ma non solo, è fondamentale lavorare su un percorso educativo che punta a costruire una vera cultura del rispetto e dell’uguaglianza».

Dimitri Possanzini, da parte del Moie Vallesina, si è detto ben felice di aver partecipato, con tanti ragazzi, a un’iniziativa che arricchirà le coscienze dei giovani giocatori.

«Abbiamo accettato ben volentieri di partecipare a questa iniziativa perché crediamo nel valore di ciò che facciamo e crediamo che questo valore non sia solamente legato al calcio, ma abbia un assoluto ruolo educativo. Siamo una scuola calcio e tra le nostre missioni una delle più importanti è certamente quella di formare ragazzi capaci di relazionarsi con il mondo che li circonda».

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