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MONTE SAN VITO «Spostamento del Cag: cui prodest? Ai giovani!»

MONTE SAN VITO, 7 febbraio 2020 – Su un quotidiano online (QdMnotizie, ndr) è uscito un articolo in cui il Pd monsanvitese (sostituendosi inspiegabilmente alla lista civica di minoranza) cerca di attaccare l’attuale Amministrazione in merito al Centro aggregazione giovanile.

Cerca ma non riesce. Infatti ciò che si legge appare più come una burla, sarà che si sta avvicinando il carnevale?

I locali di via dell’Artigianato adibiti al Centro aggregazione da parte della precedente amministrazione e la cui allocazione è stata da noi sempre contestata, a seguito del terremoto, sono stati utilizzati dall’ufficio tecnico. Passata amministrazione che non si è mai prodigata a trovare soluzioni alternative, come ammette candidamente l’ex sindaco Sartini rispondendo ad un’interrogazione dell’allora consigliere Cillo il 27 aprile 2017.

Come mai la vecchia amministrazione così attenta (solo ora però) ai giovani non ha utilizzato nel frattempo i locali del Centro “Carlo Urbani”?

Invece il Cag non funzionava bene neanche prima del terremoto (ha funzionato solo finché c’era l’assessore Sbarbati che sappiamo essere stata poi mandata via) ne è testimonianza la determina 306 del 22 agosto 2014 con la quale si riducono i fondi destinati alle iniziative a favore dei giovani e le ore di apertura del centro. È il caso di dire veramente “quando si tiene ai giovani a parole e si tagliano i fondi con i fatti”.

Per mettere i puntini e riportare la discussione al piano della verità occorre chiarire che l’Amministrazione Cillo appena avuta la certezza che sarebbero terminati i lavori presso il Palazzo Malatesta ha provveduto a riportare l’ufficio tecnico nella sede originaria (fine Novembre) per poi dare mandato di recedere il contratto di affitto in essere dei locali di via dell’Artigianato.

Tutto ciò seguendo il contratto che prevede sei mesi di preavviso prima del recesso.

Fa sorridere venire attaccati perché si rispettano le regole e non per il contrario.

Comunque, una volta data disdetta si è provveduto a dare mandato per la ricerca di nuovi locali da destinarsi al Cag di cui ne è prova la delibera di giunta nr 191 del 18 dicembre 2019 cui è seguito un avviso pubblico volto a tale ricerca, scaduto il 31 gennaio (e non pubblicato ora come invece asserisce il Pd nell’articolo).

Quindi, a dispetto di chi scrive cose distorte (dimostrando di non approfondire gli argomenti e di fare solo polemiche sterili e patetiche), l’Amministrazione si è mossa eccome.

Anche la cifra dell’affitto che viene riportata è falsa: infatti il comune attualmente paga 640€ mensili comprensivi di iva (di cui però alla proprietà ne vanno solo 525€) ed i locali sono attualmente a disposizione di chiunque ne volesse usufruire per compleanni e feste come pubblicizzato prontamente sul sito comunale dai primi di dicembre.

E di richieste, ne sono arrivate. Il Centro aggregazione giovanile non è solo una questione di locali (per il Pd sembrerebbe di si ) ma occorre predisporre una progettualità per tempo affinché funzioni come si deve, seguendo tutti i giusti criteri e proponendo ai giovani ciò che serve loro per stare insieme in maniera costruttiva.

Ed è questa l’intenzione dell’Amministrazione!

Che c’era l’intenzione di trovare altri locali più idonei, facilmente raggiungibili dai giovani senza necessità di essere sempre accompagnati dai genitori o per raggiungere i locali dover attraversare pericolose strade provinciali o attendendo “frequenti” corse di pullman, è scritto chiaramente nel programma di Monte San Vito Cambia, programma che è stato votato dai cittadini monsanvitesi e che ora l’amministrazione sta perseguendo la concretizzazione. E di questo, c’è poco da sorprendersi.

Forse è questo che non va giù a chi ha usato i programmi solo come propaganda e non certo col fine nobile per realizzarli.

Lista civica Monte San Vito Cambia

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