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Santa Maria Nuova L’ex Sindaco: «Gara per la Casa di Riposo, un pasticcio»

Angelo Santicchia e il gruppo “Partecipazione e Trasparenza” all’attacco dell’Amministrazione guidata da Alfredo Cesarini, l’appalto per la gestione dei servizi revocato in autotutela

Santa Maria Nuova – Il gruppo politico Partecipazione e Trasparenza, guidato dall’ex Sindaco del Comune dal 2011 al 2016, Angelo Santicchia, che oggi anche non sedendo più in Consiglio comunale resta attivo nel territorio, ha diramato un comunicato sulla questione legata all’affidamento dei servizi inerenti alla Casa di riposo dal 2023 al 2028.

La gestione globale dei servizi integrati socio-sanitari e alberghieri della Casa di riposo e residenza protetta del Comune di Santa Maria Nuova per il quinquennio 2023/2028, indetta dalla Centrale Unica di Committenza JesiMonsanoSanta Maria Nuova, è infatti stata revocata in autotutela con provvedimento del 15 gennaio scorso.

L’ex Sindaco ora punta il dito contro l’attuale Amministrazione guidata dal suo successore, Alfredo Cesarini, accusandolo di gestione approssimativa della procedura, paventando anche un possibile calo di risorse che saranno sottratte ai servizi per gli anziani fruitori.

«Non addentrandoci sulle questioni meramente amministrative – scrivono Angelo Santicchia e il gruppo Trasparenza e Partecipazione -, che comunque portano alla luce una cattiva gestione degli atti pubblicati, ricorsi al Tar Marche per offerte anomale che non sono più anomale, conteggi fatti a capocchia in quanto includono ricavi comprensivi di Iva comportando una sopravvalutazione del canone posto a base di gara avendo un’incidenza negativa sull’equilibrio economico-finanziario della concessione, assistenze legali per 30.000 euro, quando il Tar Marche nella seduta del 24 gennaio dichiara improcedibile il ricorso in quanto prima dell’esame dell’istanza, in autotutela, tutti gli atti della gara e dell’affidamento sono stati annullati».

«Chi di dovere – prosegue il comunicato di Angelo Santicchia -, doveva e comunque dovrà ora valutare l’operato dei funzionari che hanno creato questa incresciosa situazione che ha comportato una proroga retroattiva, dal 01/10/2023, del contratto scaduto, per il tempo strettamente necessario all’espletamento della nuova procedura di gara. Proroga necessaria ma non sappiamo quanto lineare in quanto il contratto scaduto il 30/06/2023 era stato già oggetto di una proroga tecnica nella fase di espletamento della Gara poi annullata, fino al 30/09/2023».

«Quello che ci preme evidenziare, sono le scelte dell’Amministrazione del sindaco Cesarini riguardo la gestione della struttura comunale tramite concessione dei servizi. Fino al 31 agosto 2020 la struttura era stata gestita tramite appalto di servizi con responsabilità diretta del Comune. Un impegno che negli anni, dalla sua ristrutturazione a 39 posti (29 di residenza protetta e 10 di casa di riposo) l’ha resa un fiore all’occhiello per l’intera comunità santamarianovese e per i Comuni vicini. Questo nonostante una logistica complessa essendo la struttura formata da una serie di fabbricati sviluppati su più piani all’interno del centro storico del paese».

«Comprendiamo anche le notevoli difficoltà di una concessione partita in piena pandemia nell’estate del 2020. Ma proprio per questo, dall’esperienza avuta in questi 3 anni e mezzo di gestione in concessione dei servizi, chiediamo che l’Amministrazione faccia oggi una ulteriore riflessione, visti gli appelli inascoltati fatti in Consiglio comunale tra il 2018 e il 2020 dall’allora gruppo consiliare di minoranza Partecipazione e Trasparenza».

«Oggi, da cittadino interessato al benessere delle ospiti e degli ospiti della struttura residenziale per gli anziani di Santa Maria Nuova, mi appello a che il Comune ritorni a una responsabilità diretta con l’appalto dei servizi e non alla sola approvazione delle tariffe giornaliere, che per la cronaca dal 01/07/2023 sono nuovamente rincarate nonostante i posti convenzionati di residenza protetta con l’Ast Ancona siano saliti a 25 su 29. Dalla relazione che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il 3 marzo 2023 si legge che la principale modalità di finanziamento del soggetto gestore è data dall’introito delle rette mensili corrisposte dagli ospiti della struttura residenziale e dalla quota relativa a 25 posti letto a carico dell’Ast Ancona in forza della specifica convenzione in essere e che l’Amministrazione non garantisce un numero minimo di utenti e pertanto il rischio della gestione è a completo ed esclusivo carico dell’aggiudicatario».

«Sempre dalla relazione approvata all’unanimità il 3 marzo 2023, si legge ancora “…dal luglio 2020 si è ritenuto maggiormente efficiente gestire la struttura in oggetto con la formula della Concessione di servizi, affidando all’esterno la gestione globale della struttura, al fine di erogare i servizi pubblici assicurati agli utenti e lasciando al concessionario stesso l’onere di ricavare direttamente il corrispettivo dei servizi dai fruitori (entro le tariffe massime stabilite dall’Ente prima dell’affidamento), attribuendo quindi il diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio ai sensi dell’art. 165 del D.lgs. 50/2016. Tale affidamento in concessione ha consentito una maggiore economicità ed efficienza del servizio per il Comune di Santa Maria Nuova…”.».

«Il rischio della gestione – ammonisce infine la nota di Trasparrenza e Partecipazione – non è esclusivamente a carico del gestore, ma soprattutto delle anziane e degli anziani ospiti della struttura che lì vivono quotidianamente.
Se a questo aggiungiamo il canone che la cooperativa aggiudicataria deve versare al Comune (attualmente 46.000 euro all’anno), il timore che possano esserci risorse sottratte ai servizi andando a discapito dei livelli assistenziali ritengo purtroppo sia molto fondato. In questo modo potrebbe generarsi una sorta di perverso guadagno, sfruttamento economico del servizio, sulle spalle delle ospiti e degli ospiti della struttura. Vista la sventura dell’annullamento della gara per la concessione quinquennale ci auguriamo che la prossima gara sia per un appalto di servizi per il bene di tutte e tutti».

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