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Falconara “Piano Antenne” votato all’unanimità

«La consigliera del Pd Laura Luciani si è dimenticata del suo sì e di quello dello stesso Pd e di tutte le forze di maggioranza e minoranza», replica la presidente della Commissione ambiente, Giorgia Fiorentini

Falconara – La polemica corre sull’etere e la questione dell’antenna telefonica di via Panoramica fa discutere animatamente i consiglieri di opposizione con la maggioranza e la Giunta.

«La consigliera del Pd Laura Luciani si è dimenticata di quanto ha votato pochi mesi fa perché l’attuale Piano Antenne è stato votato dallo stesso Pd e da tutte le forze di maggioranza e minoranza all’unanimità ed è in vigore fino al settembre 2024».

E’ questa la replica della presidente della commissione ambiente, Giorgia Fiorentini, in merito alla polemica sollevata dai dem sul Piano Antenne. Il documento, votato da tutte le forze politiche, indica le zone individuate per le nuove installazioni. In base al Decreto semplificazioni ogni anno, infatti, le compagnie indicano al Comune le zone nelle quali i nuovi impianti vanno collocati, così da garantire la completa copertura telefonica, e il Comune non ha alternativa, dovendo adeguare il Piano Antenne alle esigenze delle compagnie telefoniche.

«Qualora il Comune non provveda – spiega Giorgia Fiorentini – le compagnie potranno impugnare nelle sedi giudiziarie competenti il Piano Antenne, partendo dal presupposto che la normativa attualmente vigente darà loro ragione innanzi al Tar. Il Comune potrà opporsi solo qualora la compagnia telefonica non ottenga da enti come Arpam, Enac e Sovraintendenza tutti i pareri necessari per i nuovi impianti. La legge dello Stato ha il sopravvento sulle norme del Comune, specie in materia di telecomunicazioni».

Sotto il profilo tecnico va precisato che il documento redatto dal Comune, seppur definito come Piano Antenne, è in realtà un regolamento, ossia uno strumento attraverso il quale disciplinare le relazioni tra ente locale e società di telefonia.

Il Comune può chiedere l’invio di pareri tecnici, approfondimenti, studi, valutazioni e motivazioni per la scelta di una localizzazione piuttosto che un’altra, per allungare i tempi di installazione e, se possibile, attraverso i rapporti di relazione con le società, indurle a scegliere, a parità di conformità tecniche, siti ritenuti più opportuni.

Nel caso però dell’antenna di via Panoramica così non è stato, perché le società installatrici hanno chiuso senza possibilità di appello all’ipotesi di localizzare l’impianto più distante dalle case, sempre nella stessa zona.

«Ci stupiamo – dice ancora Giorgia Fiorentini – che la minoranza si sia del tutto dimenticata di avere essa stessa approvato il Piano Antenne, dove sono indicate le nuove localizzazioni».

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