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Cronaca

VALLESINA POSTI LETTO OSPEDALIERI, L’ASUR PROPONE LA CISL SI ARRABBIA

Piano di rientro dalle ferie per gli ospedali di Area Vasta 2: tra recupero di posti letto e decurtazioni confermate. La rabbia della CISL.

VALLESINA, 2 ottobre 2019 – A margine della conferenza dei sindaci di area vasta 2 della scorsa settimana, arriva dall’azienda sanitaria un piano per il rientro delle ferie estive, con il recupero di posti letto da ripartire tra gli ospedali di Fabriano, Jesi e Senigallia.

Nel piano si parla dei tre ospedali che innervano l’area vasta, e del piano di riassetto dei posti letto al termine del piano ferie estivo, senza però rimenticare la conferma di alcune conferme di posti letto in meno nei vari presidi di AV2.

Gli ospedali

Per il “Profili di Fabriano ci sarà il ripristino per un massimo di 12 posti letto da usare in maniera flessibile tra otorinolaringoiatria e ginecologica (possibile una ripartizione di 8 e 4 posti rispettivamente). Altri 25 posti letto per chirurgia generale / urologia e fino 22 posti letto ripristinati per ortopedia / oculistica (rispettivamente 17 e 5). Permarrà però la riduzione di 10 posti letto in medicina.

L’ospedale Carlo Urbani di Jesi

Scendendo lungo il corso dell’Esino, il “Carlo Urbani” di Jesi ritroverà fino ad un massimo di 25 posti per urologia / chirurgia (9 e 16), riaprirà il day surgery per il totale dei posti letto (ad uso multidisciplinare) previsti. Riduzioni confermate per medicina (10 posti letto) e la conferma di 20 posti letto in meno per la struttura di Cingoli come in costanza dal piano ferie.

Prevista però l’assegnazione di 10 infermieri e 8 oss al reparto di reumatologia, destinati secondo rimodulazioni delle attività in autonomia a seconda del fabbisogno.

Si arriva poi a Senigallia, con il ripristino di 4 posti letto di per nefrologia e dialisi, altrettanti per il reparto di cardiologia, tra i 4 ed i 5 posti letto ripristinati per ortopedia, ripristino tra i 3 ed i 4 posti per chirurgia generale. Confermata la chiusura dei posti letto di degenza per gastroenterologia.

Altri nodi: 11 posti letto in meno confermati per le cure intermedie di Chiaravalle (8 posti) e Loreto (3 posti). “Brutte sorprese – commenta la Cisl FP – e nulla è dato sapere sui servizi domiciliari e ambulatoriali. Ulteriori riduzioni di organico, per pensionamenti, trasferimenti, vincite di concorso in altri enti o mancata sostituzione di malattie, comporteranno ulteriori chiusure di servizi”.

“I servizi dell’area vasta 2 non riaprono”

Prosegue poi dura la presa di posizione della Cisl, che ha contestato punto su punto l’azienda, definendo la situazione “Inaccettabile per il peso che riversa sui cittadini e sugli operatori e su cui i Sindaci del territorio non possono tacere. I piani assunzione che a breve saranno presentati devono correggere il tiro e consentire la riapertura totale dei servizi con organici e minutaggi adeguati a meno che il legislatore regionale non voglia assumersi la responsabilità di non garantire i servizi sanitari ai cittadini o di affidarli a gestori privati”.

Attacco durissimo, che parla di emergenza vera e propria e che di fatto secondo la Cisl FP non consente la riapertura completa dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali dell’area vasta 2. “L’emergenza personale non consente, dopo le ferie estive, la riapertura totale dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali dell’ area vasta 2. Purtroppo, come previsto, il peso insostenibile del drammatico taglio del personale di 4.415.420 euro chiesto dall’ Asur all’ area vasta 2 come indicato nell’ allegato 8 della determina della Direzione Generale ASUR n 78 del 20 febbraio 2019”.

(redazione)

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