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ANCONA SI ARRAMPICA SULLA GRONDAIA PER ENTRARE DALLA EX, MA IN CASA TROVA I POLIZIOTTI

Arrestato un marocchino di 26 anni: perseguitava la giovane donna 23enne dopo la fine della loro relazione

ANCONA, 29 luglio 2019Entra in casa della sua ex ragazza da una finestra sul balcone, un marocchino di 26 anni, H.A., è stato bloccato dalla Polizia prima di importunare la donna. È successo nella notte ieri, 28 luglio, ad Ancona.

Erano le 23 circa quando gli agenti delle Volanti della Questura sono stati chiamati, per intervenire in un condominio del Quartiere Grazie, da una giovane donna di 23 anni. Il suo ex, infatti, si stava arrampicando sulla grondaia del proprio palazzo, con l’intenzione di entrare nella casa della ragazza.

I poliziotti sono arrivati nell’abitazione, mentre l’uomo era riuscito ad arrampicarsi fino al balcone, a 6 metri da terra. Una volta entrati in casa, gli agenti sono riusciti a bloccare l’uomo, che aveva sfondato la porta finestra della cucina con una spallata.

L’uomo, che voleva aggredire la ex, ha tentato di colpire gli agenti con calci e pugni, costringendoli a ricorrere alle tecniche di contenimento.

La 23enne ha denunciato in Questura che nel mese di giugno aveva interrotto la relazione con il 26enne, di origine marocchina, il quale però non si era mai rassegnato alla decisione. Da circa un mese l’uomo tempestava la giovane di messaggi telefonici, di appostamenti, di pedinamenti, presentandosi nel luogo di lavoro o seguendola con lo stesso treno che lei prendeva per tornare a casa.

La ragazza stava vivendo un perdurante e grave stato d’ansia, al punto da cambiare il numero telefonico, gli orari di rientro a casa e quelli di lavoro.

Nel tardo pomeriggio di ieri, dopo aver terminato il turno lavorativo, la 23enne aveva preso il treno da Civitanova per tornare a casa e si era accorta della presenza dell’ex. Giunta ad Ancona era riuscita a seminarlo prendendo subito un taxi per far rientro nella propria abitazione.

Non potendo più comunicare al telefono con la ex, l’uomo tentava di farsi aprire prima suonando il campanello del portone condominiale e poi arrampicandosi per le tubature della grondaia.

L’uomo è stato arrestato per atti persecutori, violazione di domicilio e resistenza a Pubblico Ufficiale.

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