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Camerata P. Chiude lo storico ristorante “Le Piane”, bollette troppo salate

«Ci si stringe il cuore ma energia elettrica e gas sono aumentati a dismisura, non possiamo lavorare tutto il giorno per rimetterci»

Camerata Picena, 6 settembre 2022 – Aldesina dietro i fornelli era un portento e per il pesce e la carne che cucinava con passione e grande competenza arrivavano alle Piane di Camerata perfino dall’Emilia, da Modena.

Un pranzo o una cena al ristorante Le Piane si ricordava per un bel pezzo anche se c’era chi aveva la fortuna di mangiarci tutti i giorni, operai e impiegati delle aziende della zona, clienti affezionati che non mancavano mai.

Purtroppo quei piatti prelibati resteranno solo un dolce ricordo perché il ristorante che prima era quello di Carestia, poi di Aldesina e infine si chiamò solo “Le Piane”, chiude i battenti anche se tutti sperano sia solo una pausa più lunga del previsto.

«Le bollette di energia elettrica e gas sono aumentate a dismisura – spiega Luigi Tantucci che da anni gestisce con il fratello Angelo l’attività della struttura che, oltre alla ristorazione, offre un rinomato servizio di bar e affittacamere – e non possiamo lavorare tutto il giorno per rimetterci. Chiudiamo a malincuore e speriamo di riaprire tra qualche mese ma gli ostacoli sono troppi».

Il locale delle Piane di Camerata è un punto di riferimento per tanti, sia per i residenti della zona che per chi è di passaggio sulla Provinciale che collega Chiaravalle a Agugliano, Polverigi, Osimo e al casello autostradale di Ancona Sud.

Dal 1978, da quando la famiglia Tantucci ne divenne proprietaria, ristorante e bar sono gettonatissimi e molto frequentati.

Il padre Silvio, mamma Aldesina e i figli Omero, Valentino, Luigi e Angelo contribuirono a creare una storia epica di un punto di ritrovo che in tanti apprezzano ancora. Purtroppo Omero e Valentino, 2 dei 4 fratelli Tantucci, sono scomparsi prematuramente e anche questo è stato un colpo al cuore per la famiglia: soprattutto Valentino era un pezzo imprescindibile del locale.

Eppure il ristorante de Le Piane ha lavorato a pieno regime anche in luglio: quasi 150 coperti a ogni pranzo, numeri che farebbero invidia a ogni locale.

«Non sono pochi 44 anni, ci si stringe il cuore a pensare di tenere aperti solo il bar e l’attività di affittacamere – sottolinea ancora Luigi Tantucci mostrando l’ultima, salatissima, bolletta della luce – ma non possiamo far fronte a spese che ammontano ormai ad oltre 11 mila euro per energia elettrica e gas mentre prima ne pagavamo circa 2.200. Non possiamo attingere ai risparmi di una vita per tenere in piedi un’attività che andrà sempre più in passivo se si continua con questi rincari. E’ un dolore aver dovuto licenziare due dipendenti che lavoravano in cucina e in sala e che erano con noi da tanti anni».

Tra l’altro il ristorante aveva stretto convenzioni con diverse società, Autostrade e Enel ad esempio, e tanti lavoratori pranzavano a Le Piane.

«La domenica era un festa – ricorda Luigi da dietro il bancone, attorniato dagli amici clienti da decenni, Massimo, Marco, Stefano, Amman – i nostri pranzi di pesce erano prelibati e attesi da tanti clienti ed è proprio pensando a loro, a chi da 30 anni veniva a mangiare da noi, che mi fa più male aver deciso di chiudere l’attività di ristorazione».

Finisce una storia lunga decenni: tutti sperano che non sia chiusa per sempre.

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