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CINGOLI IN PIAZZA PER L’OSPEDALE, LA MAGGIORANZA PASSA AI FATTI

Nel corso dell’assemblea consiliare Vittori ha espresso parere negativo sul passaggio dall’Area Vasta 2 alla 3, scatenando un duro dibattito

CINGOLI, 11 dicembre 2019L’amministrazione comunale di Cingoli tira fuori la voce grossa e chiede spiegazioni in merito al Polo Scolastico e all’Ospedale. Sono stati questi i temi caldi del Consiglio Comunale di venerdì scorso, 6 dicembre. Il 21 dicembre la giunta e i cittadini manifesteranno ad Ancona per rivendicare i propri diritti in merito al nosocomio cingolano.

Progetto Polo Scolastico

Erano assenti i consiglieri di maggioranza Barontini e Paciarotti e i consiglieri di minoranza Pacetti e Tittarelli. Nella prima parte dell’Assemblea, si è parlato dell’avanzamento del progetto del Polo Scolastico nel sito de le Cupette. Il progetto è ben avviato e il Comune sta lavorando in concerto con la Provincia di Macerata. La trattativa per l’acquisto del terreno era alla conclusione, ma il nuovo decreto-legge del 24 ottobre rischia di bloccare tutto. Nella norma, è previsto che gli edifici scolastici dei centri storici debbano essere ricostruiti nei luoghi dove erano prima del terremoto del 2016, a meno che non ci siano ragioni oggettive che lo impediscono.

La maggioranza ha riferito che rivedere il progetto vorrebbe dire allungare l’iter di altri 4-5 anni. Ricostruire su siti vecchi, inoltre, creerebbe tantissimi problemi per gli studenti, che sarebbero costretti a far lezione in dei moduli abitativi. L’amministrazione, dunque, ha proposto di manifestare a Roma quando si discuterà il decreto sisma. Le opposizioni hanno votato contro eventuali manifestazioni e Consalvi ha accusato la Giunta Comunale di essere in ritardo nell’iter. Il Sindaco Vittori e il vice Saltamartini hanno ribadito l’inesistenza di ritardi. Il provvedimento è stato comunque approvato all’unanimità.

Cure intermedie e Lungodegenza, cancellati posti letto

Il clou si è raggiunto nella seconda parte del Consiglio, quando si è passati alla discussione relativa all’Ospedale di Cingoli. Nella mozione, presentata dalla maggioranza, si lamenta la mancata consultazione all’amministrazione in merito al passaggio dall’Area Vasta 2 all’Area Vasta 3, la mancata riapertura dei posti letto nei reparti di Cure Intermedie e Lungodegenza, il mancato reintegro del personale sanitario e il mancato riconoscimento dello status di area disagiata. Il consigliere Vignati ha proposto un emendamento all’ordine del giorno, chiedendo alla Giunta di individuare una data per una manifestazione di protesta ad Ancona, che ci sarà il 21 dicembre.

«Tutto quello – ha detto il sindaco Vittori – che ci aveva promesso Guidi in Consiglio Comunale non è stato realizzato. Non c’è nessuna novità positiva. Appare evidente che l’approccio interlocutorio non funzioni. Se ad oggi abbiamo mantenuto una struttura è grazie alle rivendicazioni fatte in passato dall’amministrazione comunale e dai cittadini, che hanno rivendicato i propri diritti.»

Il passaggio di Area Vasta

Vittori è critico riguardo al passaggio di area vasta da Jesi a Macerata. «Questo trasferimento – ha continuato – è assurdo e non ci convince affatto, anche perché la proposta di legge è stata redatta senza ascoltare l’amministrazione comunale. Non abbiamo mai chiesto interventi speciali per l’ospedale di Cingoli, abbiamo chiesto che quello che è previsto ci fosse riconosciuto, in primis lo status di area disagiata come Amandola e Pergola.  Se c’è del personale che va in pensione, deve essere sostituito in maniera adeguata, e ciò non è mai avvenuto. Vogliamo avviare una serie di manifestazioni ed iniziative per rivendicare i diritti di cui accennavo poco fa. Chiedo l’appoggio di tutto il Consiglio Comunale. Non posso immaginare che una realtà come Cingoli, uno dei territori più estesi delle Marche, non debba avere una struttura che ci spetta. E’ la mia preoccupazione più grande. E’ una questione che riguarda tutti e chiedo l’appoggio di tutti i cittadini.»

Dai banchi dell’opposizione, è intervenuta la consigliera di minoranza Maria Catia Marchegiani, che ha espresso il punto di vista del gruppo “Centrodestra per Cambiare” e della sezione locale della Lega, di cui è rappresentante. «Siamo assolutamente d’accordo – ha dichiarato – nella riapertura del reparto e nel reintegro degli infermieri. Le ferie estive sono terminate da tempo, ma del personale nemmeno l’aria. Rivogliamo i due medici in pensione. Ora, il personale viene da Jesi viene pagato quasi 500 euro. Gli Operatori Socio-Sanitari di ruolo sono andati a lavorare fuori dalla struttura, mentre la Cooperativa che li gestisce lavora a Cingoli. Vogliamo il ripristino degli ambulatori chiusi, in particolare la cardiologia e la chirurgia. Non abbiamo più fisiatri.»

Status di Area disagiata

La Consigliera ha espresso parere positivo anche alla richiesta dello status di area disagiata. «Siamo d’accordo – ha continuato – nel fatto a Cingoli debba essere riconosciuta tale condizione. Perché usare due metri e due misure rispetto ad Amandola e Pergola? La Lega aveva rigettato tutto il Piano Sanitario 2019-2021. Micucci e Sciapichetti si sono eretti a paladini della giustizia in una cosa che prima non avevano considerato. A ridosso delle elezioni politiche che ci saranno in primavera, il fumo negli occhi serve tanto. Ci vogliono abbindolare che si starà meglio se si sta con Macerata. Non ci crediamo più alle promesse. Ci servono progetti scritti bene ed il confronto. Siamo convinti che sia una forzatura in clima elettorale. Nessuno è stato ascoltato, hanno fatto tutto da soli con l’arroganza. Io non mi fido più del PD regionale. L’Ospedale sta morendo di morte naturale. E’ uno schifo, questa è la realtà. Voterò contro la manifestazione, secondo le indicazioni della Lega.»

Il Consigliere di Minoranza Consalvi ha replicato alle accuse al suo partito con un lungo intervento. «Ho sentito – ha detto –  molte parole in libertà su un argomento particolare e delicato. Non si sta al bar. Se siamo in un consiglio comunale bisogna parlare con i dati di fatto e con le leggi, non facendo propaganda. Abbiamo fatto tante battaglie e c’era una visione unitaria da tutto il Consiglio. Da qualche anno qualcuno cerca solamente di sbandierare una bandierina. Si cerca esclusivamente di prendere la colpa della regione per motivi strettamente di politici, senza entrare nel merito delle questioni. Bisogna cambiare marcia, ma partendo dalle situazioni, capendo il contesto.»

Il capogruppo di Uniti per Cingoli ha giustificato la sua battaglia per il trasferimento all’Area Vasta 3, attaccando anche il vice-sindaco, Filippo Saltamartini. «Oggi – ha continuato –  la sanità marchigiana e dell’Area Vasta 2 risente di problemi di personale, di risorse e di organizzazione. La sanità viene finanziata da un fondo nazionale, e alle Marche arrivano 3 miliardi di euro. Queste risorse sono state tagliate negli anni passati. Saltamartini si è astenuto al Senato alla Legge 135 del 31 luglio 2012 che penalizzava i piccoli ospedali. Nel 2009 si approva la Finanziaria del 2010, che in una disposizione riduceva il budget delle aziende sanitarie. Il nostro Senatore di allora aveva fatto qualche emendamento respinto dalla sua stessa maggioranza. Ero convinto che Saltamartini si era astenuto perché voleva salvaguardare l’ospedale di Cingoli. E’ intervenuto al Senato nel luglio 2012, motivando l’astensione in dissenso dal suo gruppo per via del  problema della nevicata. Il famoso decreto Balduzzi fa sparire gli ospedali piccoli e sono trasformati in ospedali di comunità. I piccoli ospedali, per salvarsi, dovevano essere in zona disagiata.»

L’attacco sui social 

A Consalvi non è andato giù l’attacco sui social da parte di Saltamartini. «Noi – ha detto – abbiamo fatto molto. Tra chi a Cingoli faceva qualche comunicato o qualche post sui social, noi abbiamo scalato una montagna, spiegando a chi non voleva spiegazioni. Abbiamo sentito consigliere per consigliere regionale per essere riconosciuta area disagiata. Guardando la legge, nemmeno Pergola e Amandola rientrano in area disagiata. In altre regioni l’area disagiata, anche se non rientrava al 100 per cento, il ministero ha chiuso un occhio. E’ la stessa filosofia che cercherà di seguire la Regione Marche. E’ inutile che facciamo i sorrisini (Saltamartini, nel corso dell’intervento di Consalvi, stava sorridendo ironicamente, ndr), io 2 volte a settimana senza secondi fini ero ad Ancona. Io la politica la faccio in maniera spassionata, non ho ambizioni di campagna elettorale e non nego l’evidenza, caro Saltamartini. Alla fine abbiamo preso il toro per le corna ed il consigliere Micucci ha presentato l’emendamento e l’ha difeso con le unghie e con i denti. E’ stato approvato a maggioranza all’interno della Commissione regionale, adesso fa parte del Piano Sanitario. Il Piano è stato licenziato dalla Commissione e aspetta un confronto con le autonomie locali ed andrà in consiglio entro la metà di Gennaio. Fin da adesso dobbiamo portare avanti un discorso unitario affinché questo emendamento debba passare all’interno del Piano, significherebbe la salvezza di Cingoli rispetto alla politica da macello del 2012».

Il Consigliere di minoranza ha ribadito i vantaggi che secondo lui porterebbe il passaggio all’Area Vasta 3. «Se l’AV2 se fosse stata una azienda privata avrebbe portato i libri in tribunale, a differenza delle altre. L’AV2 ha chiuso i bilanci con un deficit di 12 milioni euro 5 anni fa, aumentato progressivamente ai gironi nostri. Si arriverà a 60 milioni di debiti. La Regione Marche, tramite l’Asur, cercherà di coprire 35 milioni. Gli altri si trovano facendo dei risparmi. Si doveva commissionare l’Area Vasta per risolvere i problemi. A me me per primo dispiace andarmene. A Macerata c’è stata una politica oculata che valorizza il territorio. Abbiamo fatto questa grande battaglia da soli. Qualcuno cerca di far polemica in questa fase, rischiando di far saltare il tavolo. Non risponderemo più a polemiche per non compromettere la trattativa

La neve in Consiglio Regionale

E’ stata immediata la replica del vice-sindaco Filippo Saltamartini. «Nel 2012 – ha dichiarato – mi sono astenuto, ed in Senato conta come se fosse voto contrario. Consalvi sostiene che l’AV2 ha 60 milioni di debito, e allora mi domando se la colpa è veramente dei tecnici. C’è tanta confusione. L’Azienda Sanitaria Unica Regionale si chiama ASUR, e sono le parole di Ceriscioli all’Assemblea di Area Vasta. “Su 3 miliardi di bilancio voi pensate che non troviamo 60 milioni?”. Avevamo 40 posti letto che sono stati il frutto di una legge del 2014, frutto di una battaglia a cui hanno partecipato i cittadini. Quando abbiamo portato il Camper regione perché avevamo la neve a Cingoli, e il Piano Regionale prevedeva che gli ospedali montani fossero Pergola e Amandola, che in quel momento non erano invase dalla coltre. Gli abbiamo portato la neve per dimostrare che era un’area disagiata. Alle elezioni per rispetto non abbiamo portato sul confronto elettorale la sanità. Mentre si inauguravano a Cingoli nuovi strumenti, il giorno dopo le elezioni arrivava la delibera in cui si tagliano 20 posti letto e dove non si rimpiazzano i medici. I nostri medici se ne vogliono andare. Un anno fa gli esponenti del PD si erano vantati di aver ripristinato il Punto di primo intervento, ma andate all’Ospedale e vedete la situazione com’è adesso. Si respira un’aria di disperazione. Questa è la gestione della sanità secondo il modello del PD e del presidente della Regione. Ci stanno guastando l’ospedale piano piano, togliendo reparti e personale. Ci sono grandi professionalità, ricevevo grandi complimenti per l’impegno. E la Regione ci ripaga in questo modo, è un bel riconoscimento

Saltamartini critica l’operazione Area Vasta 3

Il vice-sindaco si è espresso in maniera molto critica al passaggio all’Area Vasta 3. «Vorrei sapere – ha detto – cosa ne pensano i dipendente dell’Ospedale e vorrei sapere se sono stati interpellati. Consalvi rappresenta una parte minoritaria, si è assunto la responsabilità di rappresentare tutti. Non è giusto che si faccia un discorso personale nei miei confronti. Una legge del 1990 prescrive che la Regione debba ascoltare i sindaci quando fanno i Piani Sanitari. Non c’hanno mai chiamato. I colleghi sindaci hanno delegato a me la stesura del regolamento e la Regione ci dovrà ascoltare. I sindaci del PD andavano direttamente a negoziare con il Presidente della Regione e si portavano a casa quello che volevano. Ora che la situazione è cambiata, siamo riusciti a redarre il regolamento. Ci chiamano quando loro hanno deciso. Noi prima rappresentiamo i cittadini, lo dice la Costituzione.»

Saltamartini ha anche esposto un ragionamento monetario dietro alla permanenza all’Area Vasta 2. «Se la Regione – ha continuato – spende per Ancona 1900 euro a testa, ne spende 1800 per Pesaro, 1700 per Macerata, perché noi se siamo in un’Area Vasta dove si spende di più dobbiamo andare in una zona dove si spende in una meno? Nell’AV2 i sindaci che contano come la Mancinelli di Ancona hanno deciso di assicurare una sanità di tipo poliedrico, non un ospedale di solo come Macerata, ma tre grandi ospedali (Senigallia, Jesi, Fabriano), abbiamo 4 ospedali di comunità tra cui Cingoli. Siamo un pezzo in continuità con Jesi, e la specializzazione è il post-acuzie riabilitative, siamo una delle poche che ce l’ha perché ne abbiamo bisogno. Penso che ci sposteranno contro il parere del Comune e della maggioranza. A Macerata non saremo più in continuità assistenziale. Mettiamo che questa cosa possa funzionare, ci sarà un piano per l’assunzione del personale? No, non c’è. Non hanno fatto neppure la programmazione. Nel distretto di Jesi ci sono più veterinari che medici. Ma veramente voi pensate che noi non conosciamo i dati della sanità regionale? E’ una debacle su tutta la linea.»

“Cittadini e non sudditi”

Saltamartini è duro nei confronti della Regione e del PD. «Si può spacciare – ha detto – un diritto del riconoscimento di area disagiata per una concessione? Si può spacciare l’applicazione della legge con un elargizione di Micucci e Sciapichetti? Noi siamo dei cittadini di Serie A, non dei sudditi. La legge dice che noi siamo zona disagiata e abbiamo gli stessi diritti di Amandola e di Pergola. Noi il 21 dicembre saremo a manifestare il nostro dissenso ad Ancona. L’ASUR ci deve dire quando e come rimpiazzerà il personale sanitario, la Regione ci deve riconoscere lo status di Area Disagiata. Al quel punto ci riterremo soddisfatti. Fino ad allora per noi è un dovere ribellarci a questa condotta maldestra della Regione Marche. Annuncio pubblicamente che non sono candidato a nulla. In questo momento sono il vice-sindaco e difendo gli interessi di questo comune, che sono quelli di avere una struttura ospedaliera funzionante e un polo scolastico all’avanguardia. Manderemo questi atti al Presidente della Repubblica, che è il garante della Costituzione, e agli organi giurisdizionali. Noi non molleremo. La Regione non ci impaurisce, anche perché a maggio si vota per il rinnovo del Consiglio Regionale. I cittadini sapranno giudicare

Consalvi ha allora accusato di Saltamartini di buttare la questione in “cagiara”, mettendo sul tavolo la paura che la trattativa sull’emendamento sull’area disagiata possa saltare per via delle polemiche emerse in questi giorni. E’ stato sottolineato anche il tentativo di mediazione al pranzo dell’Avis tra Ceriscioli e Vittori. Il Consigliere di Minoranza ha presentato un emendamento all’ordine del giorno, chiedendo un ulteriore tavolo di confronto tra il Sindaco e il Presidente della Regione.

“Stanchi delle promesse della Regione”

Il sindaco Vittori è rimasto irritato dal riferimento di Consalvi riguardante il pranzo dell’Avis. «La situazione al ristorante – ha detto – è stata imbarazzante e ho dovuto rispettare l’istituzione. Portare questo argomento anche in Consiglio Comunale è una cosa poco elegante dal mio punto di vista. Con il senno di poi, non avrei dovuto prender parte al pranzo.»

Anche la consigliera Marchegiani ha replicato duramente alle parole di Consalvi, dicendo di essere stanca delle promesse della Regione. Il Consiglio ha approvato con 10 voti favorevoli e 3 contrari la mozione sull’Ospedale di Cingoli, bocciando l’emendamento proposto da Consalvi con 12 contrari ed 1 favorevole.

Ieri, 10 dicembre, i capogruppo consiliari cingolani (Vittori, Saltamartini, Pacetti e Consalvi) sono stati in audizione al Consiglio Regionale in merito al passaggio dall’Area Vasta 2 all’Area Vasta 3, contenuto nel progetto di legge regionale Volpini-Giancarli. Erano presenti anche i direttori di Area Vasta Guidi (AV2) e Maccioni (AV3). Il sindaco Vittori ha ribadito di essere contrario al trasferimento all’area vasta maceratese, così come il consigliere Pacetti. Il solo Consalvi è intervenuto a favore.

Subito dopo sono intervenuti tutti i consiglieri regionali della Commissione Sanità, ovvero Volpini, Leonardi, Zaffiri, Giancarli, Pergolesi, Micucci e Marconi. Tutti i sono dichiarati favorevoli al riconoscimento dell’area disagiata, mentre per il trasferimento all’Area Vasta 3 si sono espressi positivamente solamente alcuni di loro. Vittori, inoltre, ha sollecitato l’urgente necessità di riaprire i 20 posti letto dell’Ospedale sospesi ad agosto e il ripristino della funzionalità della struttura con la sostituzione del personale sanitario.

Giacomo Grasselli

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