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Cingoli

CINGOLI Malore di Vittori, il “faccia a faccia” col pronto soccorso

Il primo cittadino elogia il personale ma elenca anche le carenze che vanno dall’intasamento del nosocomio jesino all’urgenza di avere a Cingoli una struttura all’altezza per un hub di secondo livello

CINGOLI, 9 gennaio 2020 – Il sindaco di Cingoli Michele Vittori finisce al Pronto Soccorso di Jesi per dei problemi di salute. E’ successo ieri, mercoledì 8 gennaio. Il primo cittadino ha lamentato le lunghe code del “Carlo Urbani” e l’urgenza per Cingoli di avere un pronto soccorso efficiente e completo.

Il malore

«Nel pomeriggio di ieri – ha scritto Vittori in un comunicato – dopo aver accusato un lieve dolore allo stomaco, un forte dolore alle orecchie e alcune bolle con prurigine in tutto il corpo, sono stato accompagnato con urgenza in Ospedale a Cingoli, dove sono stato accolto dal personale sanitario presente che, dopo avermi assegnato il codice giallo, mi ha sottoposto alle cure necessarie per una prima stabilizzazione (iniezione intramuscolare e diverse flebo con cortisone e antistaminico) per contrastare la reazione allergica in corso. Successivamente, intorno alle 18, sono stato trasferito con le ambulanze della Piros al Pronto soccorso di Jesi, al DEA di 1 livello per gli ulteriori accertamenti».

Arrivo alle 18 e uscita alle 20,30 

Al Carlo Urbani” sono arrivati i primi problemi. «A Jesi ho potuto constatare – ha continuato il sindaco –  l’intasamento del Pronto soccorso, con una ventina di persone sotto trattamento, tanto da poter essere stato dimesso dopo le ore 20.30. Ho avuto l’impressione che Jesi sia diventato un grande parcheggio che sopperisce alle disfunzioni del sistema, poiché sarebbe stato più efficace che il trasferimento fosse stato fatto per un Hub di 2 livello con l’Ospedale Torrette di Ancona».

Sanità regionale

Dopo le manifestazioni a sostegno della funzionalità dell’Ospedale di Cingoli (leggi qui), Vittori ha potuto provare e constatare sulla propria pelle come funzioni il Punto di primo intervento cingolano e la sanità regionale. «Voglio ringraziare – ha aggiunto – tutto il personale che mi ha trattato con professionalità, grande umanità e cura. Tuttavia ho potuto constatare come il sistema dell’urgenza-emergenza imponga di realizzare a Cingoli un Pronto soccorso in un Ospedale di sede particolarmente disagiata, rivendicazione che l’Amministrazione comunale persegue sin dal 29 gennaio 2019, data di approvazione della bozza in discussione del Piano Socio Sanitario 2019-2021. In normali periodi invernali con le strade ghiacciate ed innevate, se il ricorso al DEA di Jesi si fosse reso necessario per una condizione di urgenza non è detto che l’attuale struttura avrebbe garantito la tempestività di cura necessaria e di trasferimento per la salvaguardia della vita dei degenti». Dopo questa disavventura, di certo non si potrà dire che l’amministrazione comunale non conosca realmente i problemi della struttura sanitaria cingolana.Finisce la pronto soccorso il sindaco di Cingoli

Giacomo Grasselli

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