Segui QdM Notizie

Rubriche

Cucina&Melodie Il sale: nemico o alleato del nostro organismo?

Cloruro di sodio o comune sale da cucina, indispensabile per garantire i naturali processi biochimici e fisiologici dell’organismo ma un suo consumo eccessivo è sconsigliato

Il sale è uno degli elementi più presenti in natura, sia nell’ambiente che all’interno dei tanti organismi viventi. Si trova soprattutto allo stato naturale, ossia sotto forma di sale marino o minerale.

Possiamo distinguere il sale in tre tipologie:

  • sale marino: viene prodotto nelle saline attraverso l’evaporazione dell’acqua di mare. Proprio per questo motivo, infatti, le saline si trovano in zone vicine al mare con una forte esposizione al sole e allo stesso tempo con una ventilazione costante. L’acqua viene prelevata direttamente dal mare e trasferita in vasche apposite per l’evaporazione. Infine, il sale ottenuto viene depurato.
  • sale minerale: lo si può trovare nei giacimenti sotterranei che si sono formati nel corso dei millenni grazie all’evaporazione di gigantesche masse di acqua salata. (mari scomparsi o antichi laghi).
  • sale riscristallizzato: questo si ottiene grazie alla ricristallizzazione forzata di salamoie sature di giacimenti minerali.

Tipologia di sale in commercio

Quando andiamo a comprare del sale non sappiamo mai quale acquistare perché magari non sappiamo che tipologie possiamo trovare al supermercato e qual è l’uso specifico dello stesso:

  • sale rosa dell’Himalaya: ha una colorazione che tende al rosa legata al fatto che è presente il ferro, ed è proprio per questo che ha un colore così particolare. È un sale marino fossile, molto antico, pensate che si è formato in Era Secondaria, viene macinato a pietra e non è sottoposto ad alcuna raffinazione. Lo contraddistingue un sapore delicato ed è ideale in abbinamento al pesce o a alle verdure, ad esempio con il pinzimonio. È molto utilizzato in Oriente ma anche in ambito estetico può essere molto utile nel contrastare la cellulite. Ricco di zinco, rame, ferro, potassio e calcio dev’essere conservato in un luogo fresco e asciutto.
  • sale Vichingo affumicato di Norvegia: questo sale ha un sapore molto forte e deciso, viene ricavato miscelando sale affumicato e pepe nero, ha un processo di affumicatura molto interessante, si ottiene bruciando legno dei pini nordici. È molto utilizzato al Nord perché adatto con i piatti stufati.
  • sale nero dell’isola di Molokai: questo sale è molto consigliato con tantissime pietanze, dal pollo cotto al vapore alla carne sulla griglia, fino ad arrivare al pesce o addirittura al caviale. Viene lavorato direttamente dagli artigiani delle isole Hawaii, molto ricco di sali minerali che provengono dalla lava dei vulcani.
  • sale della Camargue o Fior di sale: è un sale grezzo che proviene dalla parte meridionale della Francia, è molto raro e pregiato non è un sale raffinato, anzi possiamo dire che è iposodico ossia privo di sodio, dal colore bianco opaco si presenta umido e molto aromatico. È apprezzato dagli Chef di tutto il mondo.
  • sale Rosso delle Hawaii: viene utilizzato da tanti Chef per decorare i piatti perché risulta essere molto scenografico. Viene abbinato molto bene con il pesce. Ha una colorazione molto particolare che deriva dall’argilla con la quale è stato a contatto e pensate.. ha un sapore che si avvicina a quello delle nocciole.

Vediamo ora i pro e i contro del sale

Noi esseri umani siamo costantemente attratti dal sapore salato, mi sono sempre chiesta il perché succeda e la risposta è molto semplice, miei cari lettori, strano ma vero, il sale serve al nostro organismo per non andare incontro a disidratazione. Il sale è inoltre un ottimo esaltatore di sapore altrimenti i nostri piatti risulteranno molto insipidi.

Ma ovviamente abbiamo anche l’altra faccia della medaglia, infatti può risultare molto nocivo per la nostra salute: fa male al nostro stomaco, aumenta la quantità di calcio nei reni ma, cosa più importante e molto pericolosa, aumenta il rischio di ipertensione arteriosa.

Infine, bisogna stare molto attenti al fatto che più una pietanza è salata, più avremo voglia di continuare a mangiarla, quindi indirettamente, questo può essere la causa primaria di obesità.

L’abuso di sale non è per forza dovuto alla presenza di saliere sulle nostre tavole, bensì grazie al fatto che la maggior parte degli alimenti che mangiamo contengono percentuali molto alte di cloruro di sodio: pane, salumi, formaggi, prodotti da forno, cereali, succhi di frutta, bibite gassate e via dicendo..

A questo punto, per concludere, vi lascio con dei consigli per provare a diminuire il consumo di sale:

  • Togliere la saliera dalla tavola durante i pasti
  • Moderare il consumo dei prodotti citati
  • Evitare i piatti che contengono più di 1g di sale per porzione
  • Fare molta attenzione alle truffe, leggete sempre l’etichettatura
  • Prediligere frutta e verdura di stagione, fresca

Vi ricordo che sono presente nei social più famosi quali: InstagramFacebook , ho anche dei miei Hastag personali che sono #cucinaemelodie #provateafarloanchevoi.

Cucina&Melodie__Anna Maria Giretti

©riproduzione riservata

News