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Cronaca

FABRIANO 19 BABY CALCIATORI E ALLENATORE INTOSSICATI TRATTATI CON SUCCESSO AL PROFILI

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

I giovani atleti al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Fabriano

 

FABRIANO, 10 gennaio 2019 – Nella tarda serata di ieri si sono presentati 20 pazienti che manifestavano sintomi di una intossicazione da monossido di carbonio sprigionatosi in uno spogliatoio di una struttura sportiva di Matelica.

I pazienti, 19 ragazzi tra i 12 e 14 anni di età più l’allenatore, si sono presentati con evidenti sintomi quali cefalea, vertigini, nausea e vomito e a tutti è stato assegnato il codice giallo per sospetta intossicazione da monossido di carbonio

Subito attivato l’allarme PEIMAF (Piano Emergenza Intraospedaliero per Massiccio Afflusso di Feriti) che ha messo in campo tutto il  personale necessario. In servizio e non.

Dopo la conferma della diagnosi immediato il trattamento d’urgenza con ossigeno mentre erano già stati avviati contatti con le strutture di Fano e Ravenna per eventuale trattamento dei pazienti in camera iperbarica.

Del totale dei pazienti, 2 sono stati direttamente presi in carico dal nosocomio di Fabriano, mentre 18 hanno necessitato del servizio di O2-terapia iperbarica e, di questi, 8 sono stati inviati a Fano e 10 a Ravenna.

Alle 12 oggi già 10 pazienti risultano già dimessi mentre gli altri 10, trattenuti in Osservazione Breve, si sottoporranno ad una seconda seduta di O2-terapia iperbarica nel pomeriggi. Se il quadro sintomatologico si confermerà normalizzato, si potrà ipotizzare una dimissione a breve termine.

“Un sentito ringraziamento – scrive in un nota La Direzione Medica Ospedaliera –  a tutti i colleghi e i professionisti del Pronto Soccorso e degli altri servizi intervenuti che, con particolare dedizione e professionalità, hanno garantito l’assistenza più appropriata ai pazienti, permettendo rapidamente di normalizzare una situazione dalle conseguenze potenzialmente critiche. Un ringraziamento particolare va al Responsabile dell’U.O. Pronto Soccorso per aver ben coordinato sin dalle ore notturne gli aspetti gestionali e clinici legati alla gestione dell’iperafflusso di pazienti”.

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