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FABRIANO UN CONSIGLIO COMUNALE PER LA SS76? LA TOBALDI PRECISA, SANTARELLI ATTACCA E LE OPPOSIZIONI INSORGONO

FABRIANO, 21 ottobre 2018Astaldi commissariata, raddoppio della SS76 in bilico, il CIPE convocato per sbloccare i fondi  e la richiesta di un consiglio comunale per cercare di “stimolare” quest’ultimo ed ottenere risposte.

Una posizione nata dalla richiesta da parte dei gruppi consiliari del Partito Democratico, Associazione Fabriano Progressita, Fabriano Popolare e quello di Fabriano Progressista di un Consiglio ad hoc teso alla redazione di un “redazione di un documento per stimolare il CIPE nel rinvenire le risorse necessarie per l’ultimazione dei lavori, nei modi previsti dalla legge”.

Richiesta definita non compatibile dalla Presidente del Consiglio Comunale Tobaldi, motivato dall’impossibilità nel convocarlo entro i termini richiesti dai Consiglieri Comunali. “Non ho mai negato la convocazione – ha spiegato in una nota – ho solo detto che era impossibile convocarlo entro i termini richiesti, ovvero prima della convocazione del CIPE per il 25 ottobre, visto che la richiesta è stata inoltrata il 15 e la convocazione va fatta almeno 5 giorni prima della data stabilita per la convocazione. Fretta e bene spesso non vanno d’accordo”.

Da lì poi la proposta di un ODG e  un documento (mozione o atto d’indirizzo) da sottoporre a discussione e votazione durante la seduta (futura ed ancora da calendarizzare) e aperto al contributo dei presenti. “Assicuro a tutti che il Consiglio Comunale si terrà nel rispetto dei tempi previsti dal Regolamento”

Il Cipe il 25 ottobre

Confermato, dopo il pre-cipe dello scorso 11 settembre, la data del 25 ottobre per la riunione del comitato interministeriale con la conseguente delibera legata ai lavori relativi ai lotti 3 e 4 della Pedemontana e a quelli del raddoppio (e conseguente completamento) della ss76. L’incontro si svolgerà presso la Sala Verde di Palazzo Chigi per le ore 17.

Santarelli all’attacco

Poi la stoccata quasi rabbiosa del primo cittadino, a rafforzare la posizione espressa istituzionalmente dalla Tobaldi: “Ho sempre detto alle opposizioni che Perosino è disponibile a incontrarli per parlare della situazione dei cantieri ma non lo hanno mai interpellato. Oggi chiedono un consiglio comunale aperto da convocare prima della seduta del CIPE, per fare pressione. Fare pressione al CIPE – ha scritto sui social network –  Questa semplificazione dei temi non aiuta nessuno. Ho personalmente spiegato più volte che il problema non è il CIPE ma la situazione di Astaldi e le ultime notizie lo confermano”.

“Chiedere la convocazione di consigli comunali aperti ad ogni occasione serve solo, a chi lo chiede, ad avere un palco sul quale esibirsi senza fare tanto sforzo. Ennesimo esempio di infantilismo politico. Noi intanto continuiamo con le interlocuzioni con Quadrilatero, Ministero, sindacati e associazioni di categoria per capire come poter superare questo stallo”.

La replica dei Firmatari

“Un consiglio comunale prima del Cipe sarebbe stato utile per cercare di fare il punto della situazione – ha spiegato il capogruppo Dem a Palazzo del Podestà Giovanni Balducci – anche perché abbiamo notato un rimpallo di responsabilità tra Cipe e Ministero. Noi volevamo cercare di capire, perché quando iniziano i rimpalli di responsabilità è la volta che i lavori si areano per anni. Vogliamo chiarezza perché non vogliamo che il tema del raddoppio della SS76 passi in secondo piano. Si sarebbe potuto svolgere prima del 25 ottobre vista la richiesta protocollata il 15 ottobre. Questa maggioranza sui temi importanti sembra scappare

“Tempi stretti” tra richiesta del consiglio, convocazione e Cipe, che per i firmatari non avrebbe rappresentato uno scoglio insormontabile per cercare di parlare di un tema fondamentale per la città.

Balducci poi attacca “Sembra che sui temi fondamentali questa Amministrazione cerchi di svincolarsi e non predere posizione come per i temi del lavoro e della sanità”. Non manca la stilettata di Vinicio Arteconi, sempre nei confronti dei 5 stelle: “Chi comanda a Roma? Si prendano le responsabilità e non facciano maggioranza ed opposizione. Può far comodo da un punto di vista elettorale, ma a Roma si devono prendere le responsabilità. Per quello riguarda Fabriano credo che l’Amministrazione si impegni con il governo nazionale e non accusare sempre la Regione, perché noi parliamo di infrastrutture. Il sindaco si attivi perché non dobbiamo restare isolati”.

Critico Andrea Giombi di Fabriano Progressista nei confronti della Presidente Tobaldi: “Credo che sia una presidente di parte – ha stoccato – e quello che più mi dispiace che lei credo consideri il consiglio comunale come una sorta di passarella per la minoranza. Credo che ci sia stata una violazione delle prerogative dei Consiglieri e che loro come maggioranza siano succubi di Roma.

 

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