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Cronaca

FALCONARA Depressurizzazione sul volo da Monaco, timori al “Sanzio”

Aereoporto raffaello sansio falconara

Il volo Lufthansa ha volteggiano diverse volte prima di atterrare dopo aver risolto la situazione critica

FALCONARA, 31 luglio 2021 – Gli 80 passeggeri che erano a bordo del volo della Lufthansa LH 1896 partito nel pomeriggio di oggi da Monaco e diretto ad Ancona, dove doveva atterrare all’aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara alle 16.10, si sono, però subito accorti che qualcosa non stava andando per il verso giusto.

Ed infatti il comandante del velivolo aveva da poco lanciato un allarme perché nella cabina dell’aereo si era creato un problema di depressurizzazione.

Il pilota nel cielo di Pesaro e Fano ha compiuto diverse manovre per risolvere la situazione di pericolo, volteggiando alcune volte al largo della costa pesarese quando fortunatamente il problema è rientrato, tanto che l’allarme è stato ritirato e il velivolo della Lufthansa è riuscito ad atterrare in orario sulla pista dell’aeroporto delle Marche.

Diversi passeggeri si sono spaventati tanti che a bordo si è creato un clima alquanto teso ma il comandante del velivolo e il personale di bordo, dimostrando professionalità e competenza, sono riusciti a risolvere la situazione di rischio e a rassicurare i passeggeri sul fatto che non si sarebbero corsi gravi rischi.

Al Sanzio tutte le procedure di emergenza sono scattate: i Vigili del Fuoco e gli assistenti, così come gli operatori dell’aeroporto erano già pronti ad intervenire in caso di necessità.

Alcuni minuti che, però, sono sembrati interminabili, nessun passeggero ha riportato conseguenze dalla depressurizzazione della cabina così come nessun membro dell’equipaggio.

Gli aerei di linea volano generalmente a quote di crociera superiori ai 9.000 metri, salendo o scendendo di circa 600 metri al minuto. A 9.000 metri la pressione dell’aria all’esterno dell’aeromobile è pari a un terzo di quella a livello del mare, mentre, per questioni di comfort e di sicurezza, quella all’interno della cabina viene mantenuta a livelli equivalenti a quelli tra 1.500 e 2.500 metri di quota.

Questa pressurizzazione aiuta a mantenere i livelli di ossigeno a una soglia di sicurezza, non senza qualche disagio nell’adattamento.

Sull’aereo tedesco si è verificato un problema di depressurizzazione che fortunatamente è stato risolto senza danni al velivolo né traumi ai passeggeri.

Il 25 maggio scorso un aereo Piaggio 180 in dotazione all’Aeronautica Militare aveva avuto un impatto con dei volatili in fase di decollo tanto da costringere i piloti a una frenata brusca e improvvisa al punto che una gomma del carrello era scoppiata e l’aereo si era intraversato sulla pista bloccando in pratica l’aeroporto per ben 12 ore.

Gianluca Fenucci

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