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Cronaca

CUPRA MONTANA «Nessun riguardo per mio fratello ricoverato al “Carlo Urbani”»

Ospedale Carlo Urbani Jesi

«Non può muoversi e non è stato accudito con quei servizi alla persona necessari e inderogabili come la pulizia corporale, aveva anche una ferita da decubito»

CUPRA MONTANA, 1 agosto 2021- Un cuprense «ricoverato per un paio di settimane nel reparto di Medicina presso l’ospedale di Jesi non è stato accudito con quei servizi alla persona necessari e inderogabili come la pulizia corporale, la barba, e all’uscita ci siamo accorti che aveva una ferita da decubito in un calcagno».

La storia ci è stata raccontata dal fratello del paziente ricoverato.

«Il nostro familiare – ha spiegato – impossibilitato a muoversi e avendo avuto bisogno di cure e alcuni controlli, era stato ricoverato al “Carlo Urbani” di Jesi per oltre due settimane nel reparto di Medicina e quando è stato dimesso ci siamo resi conto che non aveva ricevuto le necessarie pulizie. Indignati per lo stato in cui abbiamo trovato il nostro familiare ci siamo diretti al Tribunale del malato per denunciare l’accaduto, purtroppo a quell’ora tarda abbiamo trovato chiusa la sede».

«Ci siamo chiesti e ce lo chiediamo ancora, perché chi è preposto a controllare non lo ha fatto? Successivamente abbiamo affidato il nostro congiunto alle cure di una persona specializzata che ha provveduto a prestare quelle attenzioni che sono mancate».

Scriviamo molto spesso e con soddisfazione storie di cittadini che ci chiedono di poter ringraziare il personale di quel tal reparto dove sono stati trattati con ogni riguardo.

Purtroppo in questa occasione le doglianze ci appaiono stridenti con le buone pratiche ospedaliere, e allora ci chiediamo se in questa storia c’entri ancora qualcosa questa pandemia

(o.g.)

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