Segui QdM Notizie

Cronaca

FALCONARA Schiacciato sotto la gru, muore operaio in un cantiere

Si tratta di un 59enne originario di Palermo, stava lavorando presso il bypass ferroviario “Variante di Falconara Marittima”

FALCONARA MARITTIMA, 5 agosto 2020 – Un infortunio mortale sul lavoro questa mattina a Falconara Marittima.
Presso il cantiere del bypass ferroviario “Variante di Falconara Marittima” è morto un operaio di 59 anni originario di Palermo. L’uomo stava movimentando una gru cingolata quando la stessa si è inclinata pericolosamente e ha schiacciato l’operaio all’altezza del busto e del tronco.

È verosimile che l’uomo abbia provato a divincolarsi mentre la gru perdeva stabilità, restando poi schiacciato tra il mezzo, che si rovesciava in avanti, e il terreno.

Sul posto sono giunti i Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima e il personale dell’Asur Marche Area Vasta 2, i Vigili del Fuoco di Ancona ed il 118. L’area è stata posta sotto sequestro per accertare eventuali responsabilità terze.

La salma è stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria.

«Si continua a morire sul lavoro e questo anche a causa dei pochi controlli che si effettuano per verificare la sicurezza dei cantieri». La Uil interviene sulla tragedia, l’ennesima in questo infausto 2020, avvenuta questa mattina presso il cantiere del bypass ferroviario di Falconara.

«Al di là delle informazioni sulla dinamica dell’incidente, ciò che non possiamo più accettare è che si continui a morire di lavoro e parallelamente ci si continua a ricoprire di ipocrisia – tuona Claudia Mazzucchelli, segretaria regionale Uil – L’ipocrisia dei falsi pianti, degli inutili minuti di silenzio di fronte alla tragedia per poi dimenticare tutto un minuto dopo. L’ipocrisia delle tante regole in tema sicurezza che restano sulla carta o, se adottate, applicate con estrema leggerezza. E intanto la lunga lista dei morti sul lavoro continua ad allungarsi».

«Questa è la rabbia che vogliamo esprimere e gridare. È inutile avere una legislazione puntuale in tema di sicurezza sul lavoro, se poi non si fanno controlli e la gente continua a morire. Purtroppo questo grido di rabbia si va ad infrangere sul muro di carenti strutture per la prevenzione ed il controllo. Poco personale, pochi controlli, che di conseguenza si traducono in troppi infortuni».

Proprio a fine giugno in una riunione con le Aree Vaste del territorio, la Uil aveva evidenziato una fortissima carenza strutturale, in termini di personale, delle strutture regionali preposte alla prevenzione e alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

«Poche persone per un servizio di controllo di fatto assente, stando ai numeri esigui dei controlli svolti sul territorio» ha concluso la segretaria Mazzucchelli.

Gianluca Fenucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News