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Cronaca

Jesi Bimbi ucraini in vacanza nelle Marche, a Jesi la tappa “straordinaria”

Sono arrivati sabato dopo 2 giorni e mezzo di viaggio i ragazzini che grazie alla Caritas saranno accolti nelle diocesi del territorio per trascorrere un periodo di vacanza, tra le escursioni anche le Grotte di Frasassi


Jesi – Una tappa “straordinaria” li ha portati a Jesi, sono i bambini ucraini, provenienti dalle città di Nikopol e Kryviy Rih nel Dnipropetrovsk, che con i loro accompagnatori saranno accolti nelle diocesi del territorio per trascorrere due settimane di vacanza, distribuiti tra le città di Senigallia, Ascoli Piceno e Macerata, grazie alla disponibilità delle Caritas e delle comunità locali.

Jesi / Bimbi ucraini in vacanza nelle Marche, a Jesi la tappa straordinaria

Il loro arrivo in Italia previsto per domenica, è stato anticipato a sabato, da qui la catena di solidarietà tra comunità, per organizzare in tempi molto stretti la loro sistemazione che ha previsto per una parte del gruppo, una tappa straordinaria a Jesi, in cui i bambini hanno trascorso la notte, ospitati presso l’hotel Mariani, mentre la Caritas diocesana ha provveduto ai pasti per la cena e la colazione. L’altra componente ha proseguito per Ascoli Piceno.

Jesi / Bimbi ucraini in vacanza nelle Marche, a Jesi la tappa straordinaria

«La struttura di Senigallia, dove parte del gruppo trascorrerà le vacanze, non aveva disponibilità per il sabato, così ci siamo attivati per trovare una sistemazione qui a Jesi – ha spiegato il diacono Marco D’Aurizio, direttore di Caritas Jesi e delegato regionale Caritas -. I ragazzini venivano da due e giorni e mezzo di viaggio con il pullman, potergli dare un posto comodo dove riposare e cucinare per loro una buona cena è stata una grande soddisfazione per noi. Vederli sorridere e farli sentire accolti ci ha ripagato di tutto l’impegno messo in campo».

Jesi / Bimbi ucraini in vacanza nelle Marche, a Jesi la tappa straordinaria

«Una buona macchina organizzativa ci ha permesso anche di allestire in poche settimane il programma di soggiorno di tutto il gruppo nelle Marche, definendo non solo la sistemazione ma anche le attività e le escursioni che li terranno impegnati in queste due settimane».

«Il nostro augurio è che per loro questi giorni di vacanza siano occasione di svago e possano ritrovare un po’ di quella serenità che in questo momento il loro Paese non può offrire».

Jesi / Bimbi ucraini in vacanza nelle Marche, a Jesi la tappa straordinaria

Sono 69 le persone che verranno ospitate, tra minori e rispettivi accompagnatori, esclusivamente donne, perché gli uomini non possono allontanarsi dall’Ucraina in guerra, ci racconta D’Aurizio, il gruppo sarà dislocato in 3 strutture, una parte andrà nella casa vacanze Caritas di Senigallia, l’altra sarà ospite, per la prima settimana, all’Oasi di Carpineto, centro di accoglienza ad Ascoli Piceno e, per la seconda, in una struttura della Caritas di Macerata.

Un progetto che ha mobilitato la solidarietà di varie Amministrazioni comunali e delle altre diocesi del territorio che hanno messo a disposizione pasti, ingressi ai parchi divertimento ed escursioni, oltre a mezzi di trasporto.

Jesi / Bimbi ucraini in vacanza nelle Marche, a Jesi la tappa straordinaria

«Per il gruppo che sarà ospite a Senigallia, abbiamo coinvolto anche i Comuni di Ancona e Falconara, per il gruppo ad Ascoli Piceno sono state organizzate attività con la diocesi e la comunità di San Benedetto e per quando saranno a Macerata hanno offerto il loro contributo le diocesi di Fermo e Civitanova Marche, per garantire gite, giochi, giornate al mare e pasti. I due gruppi si riuniranno nelle escursioni previste a Genga, alle Grotte di Frasassi e al Parco Zoo di Falconara», ha spiegato Marco D’Aurizio.

Un’organizzazione che ha potuto contare sul prezioso supporto di tanti volontari che hanno risposto con gioia alla chiamata, rinunciando anche alle loro vacanze personali per aiutare nei preparativi. Dalla gestione non così semplice, se consideriamo il periodo di picco turistico, con la difficoltà di ottenere la disponibilità delle strutture ricettive, ma la macchina organizzativa della Caritas regionale ha funzionato.

«Quelle a cui abbiamo aperto le braccia – sottolinea Pina Giuliani, volontaria di Jesi – non sono persone qualunque, ma mamme e bambini provenienti dall’Ucraina a cui
cercheremo di donare alcuni giorni di serenità sul nostro territorio. Mentre aspettavamo il loro arrivo, mi è tornata alla
mente una frase della canzone di Guccini: ma guarda quante stelle su nel cielo sparse in incalcolabile cammino. Sono certa che illumineranno la nostra vita donandoci il suo senso».

L’iniziativa, sostenuta dalla Cei, Conferenza episcopale italiana e dalla Nunziatura Apostolica in Ucraina, è un ulteriore segno della solidarietà della Chiesa in Italia alla popolazione ucraina.

Il progetto si aggiunge ad altri già in atto che hanno permesso a oltre 600 bambini e ragazzi di trascorrere qualche settimana di serenità, lontano dalla guerra e dalla sofferenza. Dall’inizio dell’estate, infatti, grazie al coinvolgimento di attori diversi, sono state organizzate vacanze solidali in collaborazione con Caritas Spes e Caritas Ukraine, attività a livello diocesano ed è stato sostenuto l’intervento realizzato dal Movimento europeo di azione nonviolenta (Mean).


Già nel 2022, Caritas Italiana aveva accolto la richiesta delle Caritas ucraine di offrire un
periodo di vacanza in Italia a circa 200 bambini, prima della ripresa delle attività scolastiche.


Forte di questa esperienza, anche quest’anno ha coordinato l’organizzazione dell’accoglienza estiva, grazie alla disponibilità, partecipazione e collaborazione delle chiese locali e delle Acli, garantendo vitto e alloggio, attività ricreative e di intrattenimento per i bambini, gli adolescenti e gli adulti che li accompagnano.

«Un’ esperienza che si inserisce sulla scia di altre realizzate in passato per situazioni di estrema difficoltà, come ad esempio dopo il disastro di Chernobyl – afferma don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana -. L’anno prossimo vorremmo promuovere un progetto per garantire protezione e sicurezza all’infanzia ucraina».


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