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Cronaca

Jesi Cambio di viabilità in Viale Verdi, preoccupazione sotto le Logge

I titolari degli esercizi commerciali fanno sentire la loro voce e propongono un’altra soluzione: parcheggi con disco orario o un’area dedicata alla sosta da individuare là dove sorgeva la scuola media Lorenzini

Jesi – Mostrano perplessità e preoccupazioni i titolari degli esercizi commerciali situati sotto le logge di Viale Verdi di fronte alla scuola primaria Collodi, dopo aver appreso la notizia del definitivo cambio di viabilità che interesserà l’incrocio tra viale Verdi e via Solazzi e il senso di marcia in via Montessori.

Preoccupazione che riguarda soprattutto il timore di vedere ridotto, anche di parecchio, dicono, il loro parterre di clienti se venissero attuate le modifiche indicate.

La recente scelta dell’Amministrazione comunale, infatti, è quella di rendere definitiva la modifica alla viabilità sperimentata in questi ultimi due mesi all’incrocio suddetto, attraverso l’installazione di uno spartitraffico in cemento che prevede il divieto di svolta a sinistra per chi proviene da via San Francesco e procede su viale Verdi – in direzione della rotatoria su cui si affaccia il Liceo Scientifico – e l’obbligo di svolta a destra per chi arriva da via Solazzi procedendo verso viale Verdi.

Per ovviare alle criticità della viabilità su via Montessori, sarà invece invertito il senso di marcia e la via sarà quindi percorribile non più a scendere ma a salire, accedendo da via Gentile da Fabriano.

Il tutto nell’ottica di favorire la moderazione della velocità dei veicoli in un’area molto frequentata da bambini e ragazzi, vista la presenza di Primaria, Materna e Liceo Scientifico, e di diminuire così il rischio di incidenti nella filosofia di un quartiere a misura d’uomo.

Mai i commercianti non sono affatto d’accordo con questa scelta.

«Quello che a me risulta strano – dice Katia Memè della Tabaccheria Le Logge – è che hanno detto che questo incrocio è estremamente pericoloso ma non ci sono stati mai incidenti se non qualche sporadico tamponamento a velocità più che limitata. Insomma, nulla di così plateale da poter mettere uno spartitraffico».

«Negli ultimi 10 anni – ha sottolineato Mirko Polita, del negozio Polita Family Food di incidenti non ne ho mai visti, se non qualcuno che ultimamente si è portato via i blocchi spartitraffico di plastica, più di una persona lì ha centrati».

«Se si cambiasse il senso di marcia in via Montessori noi commercianti delle Logge diventeremo “un’isola infelice” – ha detto Anna Maria Idone, della Pizzeria Margherita – tutti i nostri clienti sarebbero costretti a bypassarci e non si fermerebbero più».


«Mettere uno spartitraffico di cemento su Viale Verdi, che non permetterebbe di svoltare in via Solazzi verso il parcheggio del Liceo Scientifico da Vinci, andrebbe a discapito anche di noi commercianti perché i nostri clienti non avrebbero la possibilità di trovare parcheggio. Sarebbe molto più difficoltoso raggiungerci, con il risultato che alcuni sceglieranno di dirigersi altrove».

«La nostra proposta è invece quella di realizzare parcheggi con disco orario, almeno su uno dei due lati della carreggiata, proprio per chi fa la spesa e una sosta veloce per poi ripartire», hanno sottolineato tutti i commercianti, tra cui anche Naty Salone di Bellezza, Fruttarte di Rotatori e Valentini e il Rub Novecento.

Un’altra proposta dei negozianti nata dalla protesta del cambio di viabilità è quella di creare un’area dedicata ai parcheggi per agevolare la sosta dei clienti, proprio come quella adiacente al mercatino rionale di via M.L. King, realizzata sull’area verde compresa tra via Paladini e via Pezzolet.

«Dietro al Rub Novecento c’è un’area abbandonata a se stessa e con l’erba incolta, che potrebbe essere adatta per un parcheggio oppure la zona su cui sorgeva la vecchia struttura della Lorenzini che è stata abbattuta. Così si risolverebbe il problema della sosta e l’accesso alle nostre attività», hanno detto.

«Non siamo solo noi a chiederlo ma anche i clienti. Perché con le nostre attività, curate e attente alla qualità del servizio, abbiamo riqualificato la zona e se una zona è curata è anche più sicura».

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