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Cronaca

JESI DAI MINI CASSONETTI ALLO SFALCIO FAI DA TE, SPARISCONO I PUNTI DI RACCOLTA

La società JesiServizi lo ha annunciato a Borgo Minonna, epicentro della protesta: i rifiuti verdi dovranno essere portati direttamente nel Centro Ambiente del Boario 

 

JESI, 15 marzo 2019 – JesiServizi e Comune hanno deciso di presentarsi nell’epicentro della protesta, il quartiere Minonna, per spiegare le scelte sugli sfalci. Solo che nel frattempo l’onda della contestazione ha assunto piano piano l’aspetto di uno tsunami, da quando il Comune fece togliere dalle strade i 25 grossi contenitori metallici dove gettare rami, potature e sfalci d’erba; al loro posto furono messi i piccoli cassonetti in plastica.

Dapprima ne sistemarono un paio, successivamente si arrivò a tre, ma neanche questi furono sufficienti a placare la collera. Per il Comitato “Quartiere Minonna e Dintorni” che gestiva la raccolta di potature, fu quella la goccia che fece traboccare il vaso della contestazione, la causa che spinse il presidente Luciano Spurio a scrivere una dura lettera al Sindaco, e per conoscenza alla stampa, denunciando l’ennesimo torto. A distanza di meno di una settimana, dal Palazzo qualcosa si è mosso, ma non nel senso che molti si aspettavano. Già, perché la situazione attuale di quel genere di raccolta non ritornerà com’era, bensì per i cittadini, peggiorerà.

Un passo indietro. All’indomani della sostituzione del grosso cassonetto con altri contenitori, questi furono scelti con una capienza di 240 litri, successivamente furono sostituiti con altrettanti bidoni in plastica della capienza di 360 litri, prossimamente anche questi saranno sostituiti con contenitori di 660 litri. Una sostituzione provvisoria perché, come ha annunciato l’A.D. di Jesi Servizi, Salvatore Pisconti. Molto presto anche questi scompariranno; ne resteranno soltanto 5 di grossa capienza nelle 25 postazioni disseminate in città, 5 delle quali gestite da comitati di manutenzione, come appunto quello di Borgo Minonna che raccoglierà solamente il verde e gli sfalci delle parti pubbliche della città.

Ieri pomeriggio, assieme a Pisconti, sono andate al rione Minonna  due amministratrici pubbliche: le assessore Cinzia Napolitano e Paola Lenti, per confrontarsi con il rappresentante del quartiere e con quelli della zona Tre Valli che fanno parte dello stesso comitato.

La sparizione di tutti i punti di raccolta del “verde” hanno una finalità, quella di spronare il cittadino a disfarsi di questo rifiuto portandolo direttamente nel centro ambiente del campo boario. L’obiettivo che il Comune e l’azienda che gestisce la raccolta rifiuti si pongono è quella di raggiungere quota 75% nella raccolta differenziata ed il verde costituisce un elemento importante. Spariranno dunque i centri raccolta, ma il cittadino potrà richiedere l’assegnazione di un grosso bidone per le necessità del suo giardino; attualmente vengono richiesti 90 euro all’anno con la garanzia di 18 prelievi (2 nei sei mesi più ricchi di vegetazione ed uno per i rimanenti 6). Tale costo sarà sicuramente ridotto a breve, passando ad €. 50; non solo se il cittadino ne richiedesse due o più di due il costo dei successivi calerebbe.

Altra possibilità per il cittadino che deve operare su una vasta area verde è quella di richiedere dei recipienti di grandezza notevolmente superiore a quella di un cassonetto. In questo caso il prezzo da versare sarà concordato direttamente e sarà rapportato al tempo di utilizzo.

Se il cittadino non si vuole avvalere di queste opportunità non potrà fare altro che armarsi di pazienza, caricarsi erbacce e rami in macchina o nel cassone di uno scooter o di un camioncino e recarsi a scaricarlo nel centro ambiente di viale Don Minzoni.

(s. b.)

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