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Jesi e il ‘900 Partire da ciò che è stato e progettare la direzione verso il futuro

Stamattina l’incontro con alcune delle personalità che hanno sostenuto la mostra – evento inaugurata ieri: Lorenzo Fiordelmondo, Pierluigi Bocchini, Massimo Stronati, Maurizio Paradisi e Alberto Mazzoni

Jesi – Si è svolto stamattina l’incontro dedicato ad alcune delle personalità, che con il proprio sostegno e con la propria fiducia, hanno contribuito alla realizzazione della mostra/evento “Jesi e il ‘900 verso il 2050 – le farfalle arriveranno” promossa dalla Fondazione Gabriele Cardinaletti nei locali della ex sede di Banca Marche, lungo Corso Matteotti, inaugurata formalmente ieri 3 aprile.

Fra questi, erano presenti il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona, Massimo Stronati, presidente di Interporto Marche, Maurizio Paradisi, presidente di Uni-Co Marche, Alberto Mazzoni, presidente Food Brand Marche.

Prima della conferenza stampa, Andrea Cardinaletti, presidente della Fondazione, ha guidato il gruppo degli ospiti a visitare, passo dopo passo l’interno della mostra.

«Siamo interessati a condividere le idee di quanti, come alcuni studenti universitari ci hanno chiesto qualche tempo fa, studiano e cercano di sapere in quale direzione stiamo andando oggi, come diventeremo, probabilmente, nel 2050 – ha spiegato Cardinaletti – . E’ un interrogativo che ci poniamo tutti, in qualsiasi campo si ponga il quesito. Per questo ringrazio chi vorrà proseguire su questo cammino accanto a noi».

«Contiamo che i nostri giovani fondino i loro presupposti verso il futuro attraverso i valori imprescindibili della “centralità del ruolo della persona”, del rispetto del corpo e per questo dell’ambiente e della tutela contro ogni forma di violenza e diversità».

Il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, ha sottolineato che «l’idea che oggi stiamo percorrendo accanto alla Fondazione, è nata da un incontro. E questa mostra è l’immagine che pensavamo, perché racconta un tempo che c’è stato, ma non si accontenta, perché vuole spingersi verso il futuro. Bellissima la costruzione della mostra. Il Comune di Jesi ha stabilito un suo punto di incontro qui, e siamo disposti a incontrare quanti lo vorranno».

Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona, ha «aderito con entusiasmo. Sicuramente creeremo una serie di eventi e incontri che partono dal comune denominatore che si chiama Jesi. E’ uno spazio simbolico ma rappresenta il cambiamento della nostra città. Incontreremo imprenditori, e non solo, parleremo di tutto ciò che potrà essere futuro. Qui dentro, da jesino, mi sono sentito veramente a casa».

Massimo Stronati, presidente Interporto, ha posto le sue bandierine sul cammino del cambiamento, «perché tante cose possono ancora cambiare, partendo da quel passato che questa mostra ricorda bene. E mi tocca ancora il ricordo di Gabriele Cardinaletti, la sua dinamicità, il suo voler costruire un futuro pur consapevole delle difficoltà che gli avrebbe riservato la vita».

«Con Interporto abbiamo aderito perché è determinante mettere al centro di un territorio Jesi, punto di partenza, che si merita l’attenzione di tutti. Anche di chi si occupa di infrastrutture, di cui avremo modo di parlare».

Maurizio Paradisi, presidente di Uni-Co Marche, ha confermato che «abbiamo sempre pensato di contribuire allo sviluppo di Jesi. E lo dico come presidente che non si tira mai indietro di fronte alle potenzialità di questa città. Non solo io lo sostengo. Tutta la struttura è al mio fianco, felici di essere accanto alla Fondazione Cardinaletti».

Infine Alberto Mazzoni, presidente di Food Brand Marche, è stato diretto: «Jesi è la capitale del cibo e del vino delle Marche, così è conosciuta nel mondo in cui noi ci muoviamo. Nel settore agroalimentare e vitivinicolo siamo un esempio italiano, Jesi ha un ruolo fondamentale nell’aggregazione dell’intera regione. Questa mostra – evento è un’ulteriore idea di ringiovanimento di questa città».

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