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Cronaca

Jesi Ex Giuseppine: «Bene l’intervento della Soprintendenza»

Infiltrazioni d’acqua interessano un muro confinante dell’ex convento, dove sono in corso lavori di ristrutturazione, con San Nicolò: i Carmelitani prendono posizione

Jesi, 6 giugno 2022 – L’Amministrazione comunale prende atto «con piena soddisfazione della decisione della Soprintendenza di sospendere i lavori alle ex Giuseppine, limitatamente alla parte annessa alla chiesa di San Nicolò, in attesa di ulteriori approfondimenti».

Nei giorni scorsi nella storica struttura sul Corso Matteotti era stato eseguito un sopralluogo, con i tecnici del Comune, la Soprintendenza e l’impresa edile, perché erano state rilevatesegnalate infiltrazioni d’acqua. Il Sindaco lo scorso aprile «si era recato in Soprintendenza – spiega in una nota il Comune di Jesi – proprio per capire come meglio valorizzare absidi e navata della chiesa e se era possibile modificare, ovviamente trovando un accordo con il privato, le decisioni della stessa Soprintendenza che invece aveva autorizzato l’intervento di recupero così come presentato. In tale sede il nuovo Soprintendente aveva accolto l’invito a un sopralluogo degli uffici per verificare la situazione, sopralluogo compiuto con gli effetti sperati»

La scelta effettuata a suo tempo dalla Soprintendenza «non era stata condivisa dall’Amministrazione comunale che aveva sempre lavorato affinché fosse raggiunto il giusto compromesso tra il diritto di chi effettuava i lavori di recupero e le aspettative di cittadini e associazioni culturali circa la salvaguardia di una della chiese più antiche della città. Tale provvedimento non inficia minimamente nella parte che il Comune acquisterà con il fondo Cesarini per la realizzazione di una casa protetta per persone con disabilità: si attendono con fiducia gli ulteriori pronunciamenti per giungere a una positiva soluzione che dovrà scaturire anche con il necessario accordo con il privato che sta effettuando la riqualificazione».

Sulla questione intervengono anche i Carmelitani del Santuario delle Grazie, proprietari della chiesa San Nicolò.

«In seguito al sopralluogo – scrivono – la Soprintendenza ha sospeso i lavori nella parte che interessa la chiesa chiedendo una integrazione della documentazione già prodotta. I Carmelitani sentono il dovere di far conoscere questi eventi perché ritengono di dover tutelare in ogni modo la chiesa monumentale San Nicolò. Si ringraziano tutti gli jesini che in questi mesi si sono attivati in maniera continua per la migliore conservazione del monumento. Un ringraziamento agli avvocati Marcello e Francesca Pentericci per la valida
e disinteressata collaborazione professionale
».

(Redazione)

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