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JESI GATTI “SFRATTATI”, ANTONIETTA: «NON MI MUOVO FINCHÈ NON SI TROVA UNA SOLUZIONE»

Antonietta gatti Jesi

La demolizione inizia domani mattina: «Martedì incontrerò l’assessore Cinzia Napolitano e spero che abbia un’alternativa idonea»

JESI, 6 dicembre 2019 – Non riesce a trattenere la commozione la signora Antonietta (foto in primo piano) quando parla dei gatti che da almeno dieci anni accudisce in via Zanibelli, accanto al canile sanitario. I felini si trovano in una struttura al posto della quale sorgerà la nuova strada di ingresso al canile sanitario: l’inizio dei lavori è prvisto per lunedì prossimo.

Antonietta gatti Jesi

La signora Antonietta

Un rifugio per gatti che non ha niente a che vedere con l’immobile in muratura, con tetto in eternit, che sarà demolito domani mattina e che si trova davanti alla struttura che ospita i cani.

Quando ha saputo di questi lavori?

«La scorsa settimana: sono subito andata in Comune e non ne sapevano niente – spiega Antonietta, socia dell’Associazione I miei amici animali -. Nel giro di una manciata di giorni mi sono trovata in questa situazione: temo che se non avessi alzato questo polverone lunedì sarei venuta qui trovando tutto demolito».

Da quanto tempo si occupa di questi animali?

«Da dieci anni, ogni giorno anche con la neve, vengo ad accudirli. Da quando sono andata in pensione ho persino rinunciato alle vacanze, ma non importa: ci tengo troppo. Sono un centinaio i gatti ospiti: nella parte dove c’è scritto “asilo nido” solitamente sistemo i cuccioli ma adesso ci sono i gatti più deboli, quelli con problemi di salute».

Antonietta gatti JesiSi prende cura dei gatti e dello spazio che questi hanno a disposizione…

«Accolgo gatti abbandonati, oppure che mi vengono portati da persone in difficoltà: spesso anziani che vanno nelle case di riposo mi lasciano l’animale, o i familiari di persone che vengono a mancare. Questa è l’unica struttura esistente a Jesi che si occupa dei gatti: se trovano una famiglia bene, altrimenti li sterilizzo e li curo».

Solo nella giornata di oggi sono state diverse le persone che si sono offerte di aiutarla

«Qualcuno mi ha anche offerto dei soldi ma io non ne voglio. Chiedo solo che venga dato uno spazio a questi animali perché con l’inverno rischiano di morire: non possono sopravvivere nelle cuccette in mezzo al campo. Ciò che mi fa più dispiacere è che nessuna delle realtà coinvolte si è degnata di farmi sapere di questi lavori e cosa comportavano per lo stallo dei gatti, altrimenti avrei provveduto prima a trovare una soluzione».

Qual è la sua speranza?

«Martedì incontrerò l’assessore Cinzia Napolitano e spero che abbia una soluzione idonea per tutti i gatti perché io da qui non mi muovo finché non si trova. Basterebbe spostare le strutture in legno più in là, se possibile».

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Eleonora Dottori

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