Jesi Gestore Unico dei Rifiuti, domande che attendono risposte

Jesi – Aggiornamenti dal fronte Ata: sembra che la decisione sia quella di  privilegiare la strada che porterà ad affidare il servizio ad Ancona Ambiente, candidatasi per il ruolo di gestore unico, forte della sua esperienza ed incurante delle accuse di essere sempre stata una sorta di carrozzone, appesantito da personale e da una rilevante situazione debitoria,  e di non avere le necessarie capacità e potenzialità per concorrere a tale ruolo.

Tutto ciò viene fatto in modo sbrigativo, veloce, senza il necessario coinvolgimento dei Comuni d’ambito e senza una doverosa partecipazione, quella invece a volte sbandierata anche dagli Amministratori jesini, nel nome  dell’affidamento in house e del ruolo pubblico da preservare.

Jesi / Gestore unico dei rifiuti, AnconAmbiente si è fatta avanti

Per tale soluzione dovrebbe essere costituita una Newco, che vedrebbe la partecipazione di Jesi Servizi – e forse di Astea -, con l’apertura ai vari Comuni, ma con ambiti ed aspetti da definire e da chiarire, senza Viva Servizi, saggiamente defilatasi, e riesumando una vecchia idea dell’ex sindaco di Ancona Mancinelli.

Qualche domanda, intanto, nel quasi totale silenzio e nella mancata discussione (rimandata) in Consiglio comunale a Jesi (e non solo):

Ancona Ambiente ha le caratteristiche, le potenzialità e le capacità per essere il Gestore Unico dei Rifiuti della Provincia di Ancona?

Ancona Ambiente dovrà scorporare le altre attività per potersi dedicare a quella nel settore dei rifiuti?

Quale valore è stato attribuito a Jesi Servizi, che dovrebbe conferire nella Newco il ramo d’azienda della raccolta dei rifiuti?

Come verrà pagato questo valore che è indubbio? Con vil danaro o con quote della Newco?

I dipendenti di Jesi Servizi hanno espresso gradimento a questo loro trasferimento ad Ancona Ambiente (od alla Newco che sarà gestita da Ancona Ambiente)?

Quali caratteristiche avrà la Newco?

I Comuni che chiederanno di far parte, come soci, della compagine societaria e di avere così una quota, dovranno pagare quale somma? E quale sarebbe il criterio per determinare il relativo valore?

Non si tratta forse di una messa in scena per mostrare di aver fatto tutto il possibile per confermare l’affidamento  in house e per scongiurare l’avvento del privato e la messa a gara del servizio, sapendo però di non poterlo realizzare?

Sorprende, infine che in Consiglio comunale, a Jesi, abbia espresso gradimento, entusiasmo e totale condivisione, senza che ci fosse stato un briciolo di compartecipazione, e  facendo grandissimi complimenti ed elogi al Sindaco Fiordelmondo proprio la capogruppo di Jesi in Comune, Agnese Santarelli, che guarda caso è la moglie del Sindaco. Un po’ di sobrietà no?

Jesiamo