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Cronaca

JESI La riserva di Ripa Bianca oggi riapre al pubblico

Durante il lockdown la natura non si è fermata e ora il suo spettacolo può essere ammirato di nuovo in sicurezza

JESI, 22 maggio 2020 – Dopo più di due mesi di stop, durante il quale sono saltate tute le visite scolastiche già programmate, finalmente da oggi 22 maggio la Riserva Ripa Bianca riapre al pubblico.

E dopo questo periodo di lontananza forzata dalla natura, la riapertura ha un significato particolarmente intenso nella speranza che le persone abbiano maturato uno sguardo più sensibile e consapevole verso gli ecosistemi e la loro importanza.

Per rispondere alle numerose richieste di visita pervenute nei mesi di chiusura la riserva ha deciso di proporre, in aggiunta all’apertura della domenica, delle giornate di apertura infrasettimanali dedicate in particolar modo alle famiglie e ai bambini.

I nuovi orari saranno il lunedì e il mercoledì dalle 15.30 alle 18.30, il venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e la domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

(foto Paolo Bolognini)

L’ingresso sarà gratuito, ma per evitare assembramenti, sarà consentito solamente su prenotazione tramite sms o messaggio WhatsApp al numero 334 6047703. I capanni di osservazione rimarranno chiusi, ma sarà ugualmente bellissimo poter nuovamente passeggiare lungo i sentieri della siepe campestre e del bosco, lungo il fiume e le aree didattiche dedicate all’agricoltura sostenibile e al mondo del microcosmo.

Per i bambini e le famiglie sarà possibile svolgere l’attività “Curiosi di Natura”: simpatiche esplorazioni per rendere la visita più coinvolgente.

Tali attività saranno eseguite in autonomia con una traccia predisposta dalla riserva, in modo da evitare la possibilità di assembramento con altri visitatori. Lungo i sentieri della riserva sarà disponibile il gel igienizzante, viene consigliato di mantenere una distanza di 3 metri e di portare con sé la mascherina.

Durante il lockdown la natura a Ripa Bianca non si è fermata: la garzaia è in pieno fermento con la nidificazione degli aironi cenerini, nitticore, garzette, marangoni minori e cormorani.

La zona umida Carlo Colbasso ospita 10 nidi di cavaliere d’Italia in aggiunta a quelli di folaghe, gallinelle e germani reali.

Le sponde del fiume Esino sono state occupate dai nidi dei bellissimi e colorati gruccioni. Uno spettacolo stupendo che finalmente potrà essere osservato di nuovo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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