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Cronaca

JESI Legge popolare contro la propaganda fascista: la firma in Comune

comune di jesi

Arci e Anpi invitano i cittadini residenti a recarsi presso la segreteria muniti di documento di identità

JESI, 18 febbraio 2021 – Una proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e nazista: si può firmare nella segreteria del Municipio entro il prossimo 31 marzo.

«Striscioni negli stadi, concerti nazi-rock, testimoni dell’orrore nazifascista obbligati alla scorta, movimenti nel web ispirati al Ventennio, commemorazioni rievocative a suon di saluto romano. Il nostro Paese non ha mai chiuso con il Ventennio fascista e con i fascismi. La pacificazione è il sentiero stretto della vigilanza permanente» ricorda l’Anpi che insieme ad Arci invita i cittadini residenti nel Comune a firmare.

L’ordinamento giuridico italiano norma e sanziona l’apologia del fascismo (Legge 645/52 ritoccata nel 1975; L. Mancino/93 art. 2 che punisce “chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori od ostenti emblemi o simboli propri o usuali” di organizzazioni, associazioni o movimenti “aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Di fatto l’applicazione delle leggi è risultata nel tempo farraginosa e discrezionale. Per superare gli equivoci che insorgono nel coniugare la “libertà di espressione” sancita dalla Costituzione e il divieto di “riorganizzazione del partito fascista” (Legge Scelba), dal sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, è scaturita la proposta di legge popolare.

La sua presentazione richiede un minimo di 50.000 firme. La raccolta sta avvenendo in tutti i Comuni del Paese, a Jesi nella segreteria del Comune entro il 31 marzo prossimo, dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 13.

Ogni concessione ai cedimenti della memoria – e non solo rispetto al Ventennio ma anche alla lunga stagione stragista repubblicana su cui incombe la lunga mano dell’eversione neofascista ­–, ogni minimo sconto a tali movimenti in nome della “libertà di espressione si traduce in pericolo concreto e corrosivo per la libertà, la convivenza pacifica e democratica di tutti.

Per questi motivi l’Arci e l’Anpi di Jesi invitano gli iscritti, i simpatizzanti e più in generale tutti i cittadini residenti nel nostro Comune che si riconoscono nei principi della Costituzione Italiana, ad andare a firmare, muniti di documento di identità

(e.d.)

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