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Jesi Omaggio a Edmondo Marcucci, visita alla Sala Planettiana
Ieri reading sulla vita e l’impegno del pacifista jesino in collaborazione con Arci Voce, domani, sabato 21 ottobre ore 11.30, ci sarà la possibilità di visitare l’esposizione dedicata
20 Ottobre 2023
Jesi – Sessanta anni fa – il 16 agosto 1963 – moriva il prof. Edmondo Marcucci, nato a Sigillo nel 1900 ma jesino d’adozione, il quale, oltre a essere stato uno stimato docente e bibliofilo, fu uno dei primi pacifisti e obiettori di coscienza, oltre che antimilitarista, non violento, co-fondatore della Società vegetariana italiana.
Di lui, la Biblioteca Planettiana conserva il prezioso fondo archivistico e librario e nell’ambito delle iniziative a lui dedicate scomparsa, rientrano anche le visite guidate gratuite alla mostra allestita in Sala Planettiana.
Domani, sabato 21 ottobre ore 11.30, ci sarà la possibilità di visitare l’esposizione dedicata e saperne di più sulla vita e le opere di questo personaggio: tra i libri presenti, un’edizione illustrata di fine Ottocento del volume di Jules Verne “Vingt mille lieues sous les mers” (Ventimila leghe sotto i mari).
La partecipazione alla visita è gratuita , è consigliata la prenotazionescrivendo a [email protected] .
Il tutto nell’ambito delle iniziative per la valorizzazione della sua figura, tra le quali attività didattiche e laboratori per le scuole.
Sempre in quest’ottica l’associazione Arci Voce ha presentato ieri presso la Sala Maggiore di Palazzo della Signoria il reading dal titolo “La Marcia … è in marcia!“, con una selezione di brani tratti dal libro di memorie “Sotto il segno della Pace”, con interventi musicali originali del Duo Acefalo (Lorenzo Cantori e Silvano Staffolani), composti per l’occasione e liberamente ispirati da alcune osservazioni e scambi di battute nella corrispondenza tra Edmondo Marcucci e Aldo Capitini.
«Nelle sue parole – spiega Tullio Bugari – ritroviamo, insieme agli slanci e alle speranze, talvolta anche le difficoltà di farsi comprendere o le incomprensioni da superare, sempre nella continuità di un impegno costante, organizzativo, tenace, e insieme nel piacere delle conversazioni con le persone amiche, compagne di strada e vicine nella tensione spirituale, oppure il piacere che gli procurava il suo amore per i libri, edizioni talvolta rare o vere e proprie collezioni, tutte opere che insieme ai suoi scritti e alla sua ricca corrispondenza, oggi si possono consultare presso la Biblioteca Planettiana».
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