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Cronaca

Jesi Legionella, sgombero prorogato: ospiti Casa di riposo a Fabriano – Video

Nuova ordinanza del sindaco Lorenzo Fiordelmondo per consentirne l’organizzazione, entro il 28 ottobre, alla proprietà del Collegio Pergolesi, individuate due strutture

Jesi – E’ stata prorogata a sabato 28 ottobre la scadenza dello sgombero degli ospiti della Residenza per anziani del Collegio Pergolesi, dopo i due casi ascrivibili alla legionella pneumophila notificati dall‘Ast e che hanno determinato l’ordinanza del sindaco Lorenzo Fiordelmondo di interrompere le attività ed evacuare la struttura entro tre giorni, termine che sarebbe scaduto domani.

Dalle interlocuzioni con la proprietà della struttura – gestita dalla comunità San Vincenzo de’ Paoli della Congregazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia – con Ast e Asp Ambito 9, è emersa la necessità di avere ancora qualche giorno a disposizione per l’organizzazione degli spostamenti degli ospiti nelle nuove strutture ospitanti, individuate a Fabriano.

Ieri sera si è svolta la riunione tra il gestore della Casa di Riposo e i familiari dei pazienti per presentare le possibili soluzioni e rassicurare le famiglie sulla procedura che sarà messa in atto.

Intanto il Sindaco ha emesso una nuova ordinanza che andrà in vigore da domani, in cui si specifica la proroga del termine ultimo per lo spostamento al 28 ottobre, dei 64 ospiti presenti, di cui 31 nella Casa di Riposo e 33 nella Residenza Protetta, una struttura integrata tra sociale e sanitario con requisiti strutturali e di assistenza più elevati.

«A Fabriano – ha spiegato Lorenzo Fiordelmondo durante la conferenza stampa nell’aula consiliare – ci sarà la possibilità di collocare una quarantina di utenti nella Casa di Riposo, in più c’è la disponibilità di un’ulteriore struttura privata, che fa capo alla stessa proprietà del Collegio Pergolesi, che ha i restanti posti necessari a disposizione».

«Dei 33 posti di residenza protetta, 17 sono convenzionati con l’Ast – ha specificato il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Samuele Animali – ciò significa che la Regione Marche interviene con un contributo sanitario nella retta complessiva. Formalmente c’è la possibilità di collocare tutti, a meno che le famiglie non decidano altrimenti».

Nel frattempo restano in vigore all’interno della struttura le misure sanitarie straordinarie che vietano l’uso dell’acqua, quindi dell’impianto idrico, fatta eccezione per lo scarico dei bagni.

La legionella, infatti, batterio responsabile della legionellosi – infezione delle vie respiratorie – prolifera nell’acqua ed è pericolosa quando colpisce un impianto idrico, di umidificazione o di condizionamento, trasmettendosi per inalazione.

Delicata la situazione da gestire per la proprietà della Casa di Riposo, che una volta provveduto allo spostamento degli ospiti nelle altre strutture, dovrà prendere in carico le procedure necessarie a debellare il batterio, che prolifera facilmente nell’acqua stagnante, insediandosi nelle tubature.

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e l’assessore ai Servizi Sociali Samuele Animali

«Come Amministrazione dobbiamo salvaguardare la salute pubblica non solo degli ospiti ma anche degli operatori che lavorano all’interno della struttura, da qui i temi della sicurezza e dell’urgenza presenti nell’ordinanza», ha spuegato il Sindaco, che ha ricordato anche l’episodio di giugno, accaduto sempre alla Casa di riposo, in cui l’Ast aveva già rinvenuto la presenza del batterio di legionella.

«Il 6 giugno di quest’anno ho emesso un’ordinanza in cui si vietava l’uso di alcuni spazi della struttura e la proprietà ha adottato alcune misure nel tentativo di debellare il batterio», ha precisato il primo cittadino.

«Ma ad ottobre, dati i due ricoveri e a seguito del controllo dell’Ast, è stato necessario alzare il tiro. Evidentemente le misure non hanno prodotto gli effetti sperati e stavolta l’Azienda sanitaria territoriale ci ha chiesto di sospendere le attività introducendo un provvedimento più incisivo».

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