Jesi Piazza Pergolesi: la protesta, le sagome, il gradino fantasma -VIDEO

Troppa gente inciampando è caduta e troppa è finita al pronto soccorso, Antonio Grassetti: «Urge prendere provvedimenti con un soluzione salva persone», il Comune potrebbe essere chiamato a risarcire le vittime

di Pino Nardella

Jesi, 1 gennaio 2023 – Un ultimo dell’anno all’insegna della colorata protesta quella portata in piazza da FdI e dal capogruppo in Consiglio comunale, Antonio Grassetti.

Lo scenario – come avevamo annunciato – è stato Piazza Pergolesi dove sopravvive, sin dalla riapertura post restyling – 14 dicembre 2019 – un insidioso e invisibile gradino che sta mietendo vittime giorno dopo giorno.

Difficile vederlo, alla fine della cornice di gradini digradante verso Corso Matteotti, chi passa e non se ne accorge, soprattutto anziani, inciampa a cade. E non sono pochi i casi in cui si è dovuti ricorrere a far intervenire l’ambulanza per il trasporto al pronto soccorso della vittima di turno.

«Che l’Amministrazione comunale si sia accorta del problema non c’è dubbio e ce lo ha anche confermato. Ma la cosa che sorprende e meraviglia è il fatto che sia rimasta passiva rispetto all’esigenza di mettere in sicurezza, almeno provvisoriamente il posto, con un fioriera o una piccola transenna. Proprio per impedire che la gente continui a passare costantemente in questo luogo e rischi di cadere, come sta avvenendo, purtroppo, molto spesso».

Accompagnato da alcuni militanti del partito e da due sagome disposte a terra all’altezza del gradino incriminato, a pochi centimetri del quale sono ancora evidenti le tracce di sangue lasciate da una donna recentemente caduta e feritasi per aver battuto il volto sul selciato della piazza, Antonio Grassetti spiega di «aver così pensato di proporre questo gesto un po’ colorato per sottolineare ancora di più il problema e per insistere nei confronti dell’Amministrazione comunale perché attivi immediatamente una soluzione salva persone».

Resta il fatto che, comunque, chi si è infortunato «potrebbe rivalersi nei confronti del Comune, specialmente adesso che la questione è stata posta in grande evidenza sia dalla mia interpellanza che dalla nostra attività. Il rischio di dover risarcire le persone c’è ed è alto».

Tra i vari pareri raccolti di passaggio, emblematico quello di una residente, che non ha dubbio alcuno sul fatto che «bisogna che ci mettano qualcosa, come le fioriere, che impedisca alla gente di inciampare. Ne ho viste cadere così tante di persone che neanche lo si può immaginare. Soprattutto anziani».

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