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Jesi “Stop al codice della strage”, depositato in Consiglio comunale l’Odg

Per chiedere di modificare la riforma del Codice della strada che non tutela chi è più vulnerabile, indebolendo la convivenza tra i diversi utenti della città stando dalla parte del più forte

Anche a Jesi abbiamo depositato in Consiglio comunale (con la firma congiunta di Jesi in Comune, Pd, Consenso Civico e Gruppo Misto) un odg che chiede di modificare la riforma del Codice della strada voluta dal Ministro Salvini.

Un nuovo Codice della strada che incarna la dipendenza tutta italiana dall’auto privata.

Una riforma che non tutela chi è più vulnerabile, indebolendo la convivenza tra i diversi utenti della città e che sta dalla parte del più forte.

Una riforma che limita pesantemente l’autonomia delle Amministrazioni locali in merito alla realizzazione di piste ciclabili, di Ztl, di aree pedonali, comportando di fatto un arresto della realizzazione di strumenti di incremento della sicurezza stradale e di contrasto alle emissioni climalteranti legate alla mobilità.

Una riforma che è stata contestata dalle opposizioni ma, soprattutto, dalle associazioni che si occupano di mobilità sostenibile e da quelle dei familiari delle vittime della strada, che hanno organizzato in tante città del Paese, compresa la nostra, un flash mob di protesta e sensibilizzazione sul tema.

Una riforma che non tiene conto del fatto che la principale causa delle collisioni è la velocità.

Insomma, una riforma tutta ideologica del Ministro Salvini e dei suoi alleati.

Una riforma che è stata già approvata alla Camera, ma che non è ancora diventata legge, per fortuna.

Allora anche a Jesi, anche con questo odg, vogliamo chiedere a gran voce #stopalcodicedellastrage

Jesi in Comune

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