Cronaca
Jesi Ucraina, un anno di guerra nel nuovo video di Emergency girato anche in città
24 Febbraio 2023
Il vecchio cascamificio, lo stadio Carotti, Largo Salvador Allende e Palazzo Pianetti le location in cui sono avvenute le riprese del cortometraggio “Un giorno di Pace” uscito oggi
di Tiziana Fenucci
Jesi, 24 febbraio 2023 – E’ uscito oggi il video Un giorno di pace realizzato da Emergency, l’associazione umanitaria italiana fondata da Gino Strada, che punta a far riflettere sulle atrocità della guerra in Ucraina, a un anno dall’inizio del conflitto.
E’ stata proprio Jesi, grazie alla collaborazione con il Comune, la Fondazione Pergolesi Spontini e con Subwaylab, a offrire le location in cui girare il cortometraggio, scelte dalla casa produttrice “TheFamilyFilm”.
Tra i luoghi selezionati e che compaiono nel video: il vecchio cascamificio, lo stadio Carotti, Largo Salvador Allende, e il secondo piano dello storico Palazzo Pianetti.
«È passato un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina – hanno spiegato i rappresentanti di Emergency nell’annuciare il lancio del cortometraggio -. Mentre assistiamo all’aggravarsi del conflitto, con il rischio di coinvolgere tutta Europa, il pericolo di un’escalation nucleare è sottovalutato in modo incosciente. La pace deve essere la soluzione: altrimenti potrebbe trasformarsi in una tragica conseguenza. Aboliamo la guerra».
L’ex Cascamificio, un luogo suggestivo, location perfetta Michele allora non capisci che io per un immaginario post -apocalittico, è stato scelto per veicolare il messaggio che Emergency vuole promuovere, e che darà la possibilità a molti di conoscere i lati nascosti di una città come Jesi, in parte ancora tutta da scoprire.
«Abbiamo una quantità di location importantissime – aveva detto l’assessore Alessandro Tesei durante le riprese del 23 gennaio, coinvolto come location manager – siamo ricchi di bellezze naturali, luoghi d’arte e borghi stupendi».
Far conoscere le Marche anche attraverso il cinema e la televisione è uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale, impegnata in questi giorni a sostenere gli eventi che si sono svolti e si svolgeranno in occasione della ricorrenza della data che segna un anno dall’inizio della guerra.
«È passato un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – dicono da Emergency – e dall’inizio della guerra. Un anno in cui l’unica soluzione proposta dai nostri Governi è stata quella militare: più armi, più equipaggiamenti, sempre più sofisticati e distruttivi. In questo modo la guerra finirà presto, dicevano».
«Il fallimento di questo approccio è sotto gli occhi di tutti: la guerra non è finita e non c’è nessun impegno concreto per la pace, mentre la popolazione civile continua a pagare le conseguenze più devastanti e dolorose del conflitto. Spesso sono i più vulnerabili, le persone con disabilità, gli anziani. Le persone che non hanno potuto fuggire. Non crediamo che solo la pratica dei diritti umani può portare alla pace».
«Dopo oltre 65 anni continuiamo a vedere la guerra come una risposta, tanto nel nostro passato quanto nel presente – aveva spiegato Gino Strada – questo non significa che debba fare parte anche del nostro futuro, per questo crediamo che abolire la guerra sia l’unica speranza. La maggiore sfida dei prossimi decenni consisterà nell’immaginare, progettare e implementare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino alla completa disapplicazione di questi metodi».
«La guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata. La violenza non è la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente. Unitevi a noi nel manifestare il rifiuto della guerra e l’impegno per la costruzione di una cultura di pace indossando uno straccio di pace».
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