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Cronaca

JESI Variante inglese, Clementi: «Circola molto ma allarme immotivato»

Il virologo dell’università Vita Salute San Raffaele di Milano chiarisce: «Diversi infettati asintomatici e ci sono anche parecchi giovani ma uno studio rivela che il vaccino Pfizer protegge»

JESI, 10 febbraio 2021 – C’è preoccupazione per la diffusione della cosiddetta “variante inglese” del coronavirus, dopo i casi registrati in diverse realtà della regione, compresa la nostra provincia.

virologo Clementi vaccino covid
Massimo Clementi durante la vaccinazione

Nelle Marche si è creato un certo allarme ma c’è davvero da aver timore? Abbiano girato la domanda al virologo Massimo Clementi (foto in primo piano), jesino, ordinario di Microbiologia e Virologia, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia.

«L’allarme è immotivato – spiega – ma è vero che in giro però c’è una sorta di isteria. La variante circola molto, ma noi dobbiamo però ricordarci anche che le Marche sono state la prima regione a identificare la variante inglese».

Merito di un grande lavoro di squadra e della competenza dei professionisti coinvolti.

«La virologia di Ancona, brillantissima, composta anche da miei ex allievi, come la professoressa Patrizia Bagnarelli, ed il professor Stefano Menzo, responsabile del servizio ospedaliero, sta processando tamponi random fra i positivi, per verificarne l’aggressività. Prescindendo dalla patologia, nell’infezione si va a vedere se circola questa variante. Le Marche sono una delle regioni meglio messe da questo punto di vista, considerata la professionalità dei colleghi che lavorano quotidianamente». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”291936″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

«Per quel che si riferisce a quella inglese, c’è un po’ più di diffusione ma non pericolosa, non è più patogena, come le altre. A quella sudafricana sembra che qualche vaccino non risponda bene ma non il Pfizer Biontech che, invece, protegge dalle varianti come esplicita uno studio uscito proprio ieri sulla prestigiosa rivista medica americana Nature. Ultima cosa, molti degli infettati da queste varianti sono asintomatici, e ci sono anche parecchi giovani».

Giovanni Filosa

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