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Maiolati S. Unione Progressista: «Pinqua mai discusso in Consiglio comunale»

La minoranza consiliare attacca l’Amministrazione comunale contestando le modalità tecniche e partecipative che porteranno a eseguire i lavori nelle aree delle ex scuole elementari ed ex Chiocca

Maiolati Spontini – Da quando è stato partorito il progetto Pinqua ci sono voluti solo tre anni per indire un’assemblea pubblica in cui sono stati condensati relazione politica, relazioni dei tecnici (su due progetti ormai già appaltati) e domande: un tempismo perfetto per non far capire nulla ai cittadini e per sottolineare l’irrilevanza delle loro opinioni, dato che le gru cingolate sono praticamente già pronte per spianare le ex scuole.

Di fatto il progetto Pinqua non è stato mai discusso e approfondito in Consiglio comunale, ignorando completamente il ruolo dei consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, in relazione anche alla recente discussione in Commissione Ambiente con Piano Triennale delle Opere Pubbliche già approvato dalla Giunta.

Di fatto non c’è mai stato un confronto con la cittadinanza, mentre sicuramente ci deve essere stato più volte con il mondo dell’imprenditoria edile.

Nel merito del progetto, per quanto riguarda l’area delle ex scuole, nessun cittadino sa sulla base di quale analisi sociale territoriale sia scaturita la necessità di costruire dodici alloggi sociali per anziani autosufficienti; inoltre si è arrivati addirittura a imputare al Commissario Prefettizio la modifica progettuale che ha diminuito gli spazi per le associazioni.

Per quanto riguarda l’area ex Chiocca, nessun cittadino conosce puntualmente lo stato attuale del sito e come avverrà la bonifica e il recupero di tale area dismessa. I cittadini hanno appreso solo ora che il Comune ha acquistato solo una parte del terreno oggetto di recupero per costruire otto appartamenti, pagando il terreno 480.000 € più la cessione al privato di due dei suddetti appartamenti, ovviamente costruiti con denaro pubblico.

Sei appartamenti saranno affittati a canone concordato, mentre i due alloggi regalati al privato dovranno essere anch’essi affittati a canone concordato (riscosso dal privato per ovvi motivi) per vent’anni, dopodiché ogni obbligo per il proprietario decadrà. Peraltro, il canone concordato non risulta così benefico a quanti non hanno un Isee adeguato: per costoro il canone dovrebbe riguardare l’edilizia agevolata, in base alla quale il costo dell’affitto dipende dai redditi effettivi, mentre il canone concordato ha maggiore versatilità per redditi più alti (se ci fosse stata l’intenzione di aiutare le giovani coppie ci sarebbe voluto il canone popolare).

Anche sotto questo aspetto i cittadini non conoscono analisi sociali sul territorio che hanno indirizzato le decisioni politiche della Giunta.

Al di là degli otto alloggi, l’intervento di recupero dell’area ex Chiocca costituisce un vero affare in campo edile, infatti tolto il verde pubblico da cedere e il percorso pedonale, rimane nella disponibilità del privato una ampia area su cui costruire: nella Relazione Tecnica Illustrativa del Piano di Recupero dell’Area, approvata con Delibera di Giunta Comunale nr 102 del 19.12.2023, viene difatti testualmente riportato che “si ritiene che questo intervento pubblico-privato incentiverà l’operatore coinvolto ad avviare l’opera di riqualificazione dell’area che rimarrà nella sua proprietà, con un intervento di alloggi con relative pertinenze.”. Altro che giovani coppie!

Per il resto, dopo due ore di assemblea e di giustificazioni sull’aumento di costi delle materie prime per via della guerra (ma in Commissione è emersa anche la sottostima iniziale dei costi a livello progettuale, così come avvenuto per Jesi), gli stessi tecnici sembravano dire “scusate ma non era quello che volevamo fare” e, vista la complessità gestionale degli appalti, a un certo punto si è anche invocato l’aiuto della dea bendata. Solo sul finire, con mezza platea già ritiratasi, si è lasciato spazio agli interventi della cittadinanza, ormai ovviamente del tutto superflui.

Ci auguriamo che per le prossime progettualità il coinvolgimento della cittadinanza e dei consiglieri comunali avvenga fin dall’inizio dell’iter di approvazione, a prescindere da quelle che saranno le modifiche che nel corso del tempo possono intercorrere, perché è proprio nelle fasi iniziali che i suggerimenti e i bisogni della comunità possono influenzare (nel bene) gli indirizzi politici.

Altrimenti, meglio mai che tardi!

Unione Progressista Maiolati Spontini

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