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MOVIDA Jesiamo: «Il centro storico è patrimonio di tutti, pronti al confronto»

In risposta all’esposto presentato in Procura da alcuni residenti

JESI, 3 marzo 2020 – La soluzione della movida del centro storico non passa sicuramente per un esposto alla Procura. Quello di additare colpe e responsabilità – guarda caso omettendo spesso le proprie – porta solamente a polemiche e strumentalizzazioni di bassa politica, e sicuramente a nessun costrutto.

Il centro storico è patrimonio di tutti: su tale parte della città l’Amministrazione comunale ha investito molte risorse, non solo economiche, per renderlo più attrattivo e riportarlo ad un livello di vita consono a un centro storico di una città come Jesi.

Si sono già perse le tracce delle richieste che solo qualche anno fa andavano verso questa direzione e che ha visto l’Amministrazione non solo adoperare forze nella riqualificazione del centro (sia sugli immobili pubblici che per agevolare quelli privati), ma anche attraverso una politica di no tax zone per le nuove attività che ha dato assolutamente i suoi frutti.

Tutte le parti coinvolte, a partire dal Comune, ai residenti ed agli esercenti crediamo abbiano un solo obiettivo: quello di far vivere il centro, e la movida, come un bel luogo da frequentare, vivere, rispettare.

Si dovrebbero unire le forze per far sì che questa sia l’immagine da dare al centro storico, un confronto in cui ognuno faccia la sua parte, cercando di far recuperare quel senso civico, quel buon senso che sono alla base di una convivenza civile, certi comunque che il Comune non potrà mai sostituirsi alle forze dell’ordine ed alle loro funzioni.

Noi siamo pronti al confronto.

Jesiamo

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