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Cronaca

JESI Residenti del centro in rivolta per la movida: «Ignorati e vessati, ora basta»

esposto alla Procura della Repubblica da parte dei residenti del centro storico della città

Troppo chiasso, esposto alla Procura della Repubblica: «Disturbo del riposo delle persone e rischio per l’incolumità psico-fisica»

JESI, 1 marzo 2020 – Un esposto alla Procura della Repubblica da parte dei residenti del centro storico della città – depositato il 19 dicembre scorso – per chiedere di attivarsi affinché possa essere risolto il problema «del disturbo del riposo delle persone e del conseguente rischio per l’incolumità psico-fisica delle stesse, dipendenti dall’intensa attività dei locali adibiti a ristorazione e svago nelle zone circostanti le proprie abitazioni».

I residenti evidenziano criticità soprattutto nel fine settimana: «Tutti i venerdì, i sabato e comunque nei giorni prefestivi o in occasione di manifestazioni varie che interessano sempre più il centro storico di Jesi, la diffusione della musica, il chiasso e il frastuono causato da chi frequenta i locali si protraggono ben al di là degli orari consentiti, spesso fin oltre le tre di notte, con evidente violazione della quiete pubblica e concreto nocumento del riposo notturno dei residenti. Ciò avviene con particolare e conclamato riferimento, oramai da alcuni anni, in particolare, nelle aree circostanti Piazza delle Monnighette, Piazza Spontini, Arco del Magistrato, ma non ne sono esenti altre aree del centro storico (e non solo)».centro storico jesi

Compromesso dunque il riposo fino all’alba «con una ripetitività che si protrae per tutte le settimane e i mesi dell’anno. Peraltro gli esercenti titolari delle attività rimangono indifferenti alle legittime lamentele e proteste e non sembrano preoccuparsi del rispetto di norme e regolamenti, pur esistenti sia a livello territoriale, sia nazionale, poste a tutela della quiete pubblica. L’esercizio di dette attività, invocate da tanti come necessarie per rivitalizzare il centro storico, e l’indiscriminato proliferare delle stesse non possono tuttavia in alcun modo giustificare la violazione e il sacrificio di elementari ma fondamentali diritti di chi nel centro storico risiede».

I residenti evidenziano inoltre l’assenza di controlli specifici: «Sempre assente la risposta dell’Amministrazione cittadina, pur sollecitata più volte in questi anni, almeno dal 2016 in poi. I residenti del centro storico di Jesi, quelli che ancora non se ne sono andati, sono continuamente e palesemente ignorati e vessati dall’Amministrazione comunale e dalle attività che hanno luogo in centro, con particolare riferimento a quelle notturne».

Non resta che attendere gli sviluppi…

(e.d.)

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