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Castelbellino La maggioranza: «Nessun rigetto del progetto Anas»

“Uniti per Castelbellino” ricostruisce in tre punti la vicenda dello svincolo sulla Ss76

Castelbellino, 23 agosto 2022 – Nostro malgrado, dobbiamo ancora una volta rispondere alle ipocrisie dell’opposizione sulla vicenda della rotatoria dell’uscita Castelbellino della superstrada Ss 76.

Lo facciamo, in modo telegrafico, solo per dovere di informazione verso i cittadini e per rendere giustizia alle due Amministrazioni che ci hanno preceduto con Sindaco Papadopoulos.

Primo: non è vero che le Amministrazioni comunali con maggioranza espressa da Uniti per Castelbellino non si sono mai mosse per trovare una soluzione al problema. Al contrario, fin dal lontano 2006 (16 anni fa) e in modo costante, gli assessori hanno interpellato tantissime volte gli enti competenti a cominciare dall’allora responsabile dell’area tecnica della Provincia, ing. Renzi e del direttore compartimentale dell’Anas, ing. Fagioli, facendo presente la pericolosità dell’area e proponendo specifici progetti. Ma fino ad oggi, sia la Provincia di Ancona che l’Anas, pur non declinando l’invito a interessarsi del problema, non hanno mai ritenuto possibile procedere alla realizzazione della rotatoria adducendo motivazioni tecnico-economiche.

Secondo: è assolutamente priva di ogni fondamento l’affermazione che il Comune di Castelbellino e la Provincia di Ancona hanno rigettato il progetto dell’Anas in Conferenza dei servizi. Chi sa come funziona una Conferenza dei servizi, e la minoranza consiliare dovrebbe saperlo, sa che questa serve proprio per conciliare vare esigenze e prendere una decisione finale concordata. Altrimenti a che serve una Conferenza dei servizi? Per dire no a un progetto basta una lettera di risposta e non serve certamente una conferenza. Quindi il Comune ha fatto, anche in questo caso, quello che gli è dovuto: non ha assolutamente rigettato il progetto dell’Anas ma, come peraltro già evidenziato, ha semplicemente suggerito di arretrare di qualche metro la rotatoria in modo da permette un normale accesso sulla stessa anche per chi proviene da via Molino. E’ l’Anas che ha chiuso la Conferenza dei servizi, richiedendo però alla Provincia maggiori dettagli sulla variante proposta. Crediamo che chiunque comprenda che i costi di questa modifica progettuale, a carico della Provincia, siano molto bassi, dati gli studi preliminari già effettuati, e comunque sono soldi spesi bene se servono a eliminare eventuali pericoli.

Terzo: non ci risulta che Uniti per Castelbellino abbia mai espresso parere contrario a raccogliere firme. Ci sembra al contrario che, in generale, raccogliere firme sia una forma democratica di partecipazione diretta dei cittadini al processo decisionale democratico: questo, naturalmente, quando vengono raccolte con il solo scopo di contribuire o indirizzare, per l’appunto, la decisione finale delle istituzioni. Bene quindi la raccolta firme che però, secondo noi, andrebbero non tanto inviate alla Procura della Repubblica (si ricorda che essenzialmente un esposto alla Procura della Repubblica comporta “una valutazione dei fatti così come riportati, al fine di capire se quanto accaduto rappresenta un illecito civile o penale. E in questo ultimo caso se le azioni siano o meno perseguibili a querela di parte o d’ufficio”), ma alla Provincia e all’Anas ed anche alla Regione, gli unici enti che per norma e capacità economiche possono effettivamente realizzare quanto necessario per eliminare o ridurre tutte le criticità stradali del luogo.

Uniti per Castelbellino

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