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CASTELPLANIO INCHIESTA ASUR, BADIALI: «UN MALINTESO», CICCIOLI ALL’ATTACCO

La Procura di Ancona vuol far luce sugli appalti, dieci indagati tra i quali il direttore Alessandro Marini

CASTELPLANIO, 18 luglio 2019 – La maxi inchiesta giudiziaria sta scuotendo il mondo della sanità marchiagiana. Dopo le indagini espletate dalla Polizia tributaria della Guardia di Finanza, il pm di Ancona Andrea Laurino ha aperto un fascicolo con dieci indagati, tra cui il direttore generale dell’Asur, Alessandro Marini.
Secondo l’inchiesta si sarebbero pianificate strategie per influenzare una gara pubblica relativa alle pulizie delle Aziende Sanitarie Regionali. Una gara ancora aperta, del valore di 200 milioni di euro. Su un altro filone della stessa inchiesta, è finito sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, l’attuale sindaco di Castelplanio, ed ex consigliere Regionale, Fabio Badiali, al quale sarebbero stati consegnati 1.000 euro, regolarmente registrati come contributo elettorale, e che invece, secondo l’accusa, erano il frutto di una mediazione atta a modificare i requisiti di un bando per il servizio di ristorazione scolastica e assistenziale del Comune di Jesi.

Fabio Badiali risulta assolutamente sereno quando lo raggiungiamo: «Siamo di fronte a un malinteso, e sono certo di non aver commesso alcun tipo di reato. Verrà dimostrata la mia onestà».

Carlo Ciccioli

Carlo Ciccioli

All’attacco, invece, il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, e candidato Sindaco a Castelplanio lo scorso 26 maggio, Carlo Ciccioli: «Non ho partecipato alla tornata elettorale di Castelplanio per caso, ma volevo portare un osservatorio speciale dentro quel Comune, che a mio parere, insieme a Maiolati, riveste un ruolo chiave nel potere economico della Sinistra. Segnalo che con le procedure di chiusura della discarica avviate dal neo sindaco Consoli, qualcuno vorrebbe allargare il business proprio su Castelplanio. Inoltre c’è la questione aperta del Cis, con le forniture di servizi che diventano purtroppo motivo di assunzioni e di appalti. Non voglio infierire su Badiali, ricordando che la cifra economica contestata è irrisoria, ma il collegamento tra la ditta che vince l’appalto e il Comune di Castelplanio è invece una questione rilevante. Intorno alla gestione della cosa pubblica, per decenni c’è stato un sistema clientelare che continueremo a combattere. Sul tema specifico, presenteremo un’ interrogazione in Consiglio, chiedendo spiegazioni».
Ma. Pig.
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