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CHIARAVALLE Bandiere logore esposte nelle scuole, la replica del Sindaco

Damiano Costantini difende l’operato dell’Amministrazione comunale mentre Enrico Mosca sottolinea il suo impegno nel voler migliorare la città

CHIARAVALLE, 18 agosto 2020 – È ancora attuale la polemica sullo stato delle bandiere tricolori esposte sugli edifici pubblici, in particolare sulle facciate delle scuole chiaravallesi.

Il sindaco Damiano Costantini aveva replicato sui social a Enrico Mosca e a Fratelli d’Italia che avevano sollevato il problema.

«Si è sollevata la questione – aveva detto il primo cittadino – con scopi polemici e strumentali. Non ho mai visto il signor Mosca partecipare alle numerose iniziative finalizzate alla valorizzazione e alla promozione della libertà, della democrazia e dell’uguaglianza, valori espressi dalla Costituzione nata dalla Resistenza che ha svolto un ruolo fondamentale nella lotta di Liberazione contro il nazifascismo. Queste attività sono svolte da anni dalle scuole di Chiaravalle grazie alla fervida collaborazione tra gli studenti, gli insegnanti, il Comune e l’Anpi. Non ho mai visto Mosca e Fratelli d’Italia – aveva proseguito Costantini – sventolare il tricolore al corteo del 25 Aprile anche se posso comprendere la motivazione di questa assenza. Occorre una ulteriore precisazione: la gestione degli spazi e dei beni scolastici, comprese le bandiere, non spetta al Comune».

Il sindaco Damiano Costantini

Enrico Mosca, che non è presente sui social, ha replicato e ci ha fatto pervenire questa riflessione.

«Probabilmente il primo cittadino di Chiaravalle non ha letto bene l’articolo o attacca il sottoscritto a prescindere; a prescindere, come del resto tipico di una certa parte politica alla quale mi sembra appartenga Costantini. Le mie ripetute segnalazioni, numerose e da tempi non sospetti, non sono dettate dalle mie idee politiche, ma dal rispetto per tutti quelli che si sono sacrificati in nome della nostra Nazione e della Bandiera che la rappresenta. Se il Sindaco avesse letto “neutralmente” l’articolo, avrebbe interpretato razionalmente quanto scritto: “un cittadino di Chiaravalle Enrico e Fratelli d’Italia…”; da nessuna parte è scritto a nome o per conto di Fratelli d’Italia».

Per quanto riguarda l’attacco diretto alla mia persona, controbatto che non serve sfilare il 25 Aprile per essere dei buoni cittadini, e nemmeno scorazzare per le vie cittadine indossando un giubbino della Protezione Civile».

Il Tricolore davanti alla scuola di viale Marconi

Mosca prosegue: «Nel mio piccolo e in silenzio, ho operato più volte e in situazioni d’emergenza, con la Divisa del Corpo Militare della Croce Rossa, del quale mi onora esserne Sottufficiale; nel mio piccolo e in silenzio, mi è stata concessa la Cittadinanza Benemerita di Chiaravalle, per quarant’anni di attività da donatore Avis. Ho sempre segnalato, per senso civico, tutte le volte che l’ho ritenuto necessario, per e con un’ unico scopo: migliorare, nell’interesse di tutti. Non voglio insegnare niente a nessuno, ma sicuramente essere meno prevenuto, specialmente quando si rivestono determinati incarichi, migliorerebbe di gran lunga il confronto e la soluzione dei problemi».

(g.f.)

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