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CINGOLI Discarica, critica di Campagna Pulita alla proposta di Ata3

Il responsabile Tony Smith: «L’incarico per trovare un nuovo sito sarà un’ulteriore perdita di tempo»

CINGOLI, 10 novembre 2021 – Il comitato spontaneo Campagna Pulita è stato costituito nel giugno 2008 per contrastare il progetto di realizzazione di una discarica non pericolosa a Fosso Mabiglia. Dopo una battaglia di pubbliche relazioni di sei anni, una petizione di 6.000 firme contro di essa, quattro ricorsi al Tar e il Consiglio di Stato, avevamo comunque accettato la sconfitta.

Abbiamo letto con enorme sgomento, su un organo di stampa locale del 9 novembre, la proposta dell’Ata 3 sul nuovo incarico tecnico come individuare il sito della prossima discarica provinciale. Questa operazione è evidentemente solo bla, bla, bla di un organismo che ha già sprecato 8 anni e chissà quanti soldi pubblici su questo progetto.

Ci porterà a maggio 2022 senza alcuna garanzia che sia stata presa una decisione sul nuovo sito della prossima discarica. Come dice l’articolo, “Nel frattempo, guadagneranno più mesi prima di una decisione sulla nuova discarica”.

Tutto ciò che faranno è verificare che i criteri per ciascuno dei “soli” settanta siti proposti siano corretti, quindi tutto ciò che dovranno dimostrare sono parametri non modificati per questi siti. Poi, sorprendentemente, se nessuno dei 70 siti è idoneo, la Provincia individuerà nuove macro-aree! Per il modo in cui l’hanno impostato, non verranno prese decisioni almeno fino a maggio 2022, altri 6 mesi di perdita di tempo.

Poi arriverà la successiva interminabile fase dello studio comparativo, il che significa più tempo e denaro sprecati.

Quando è stata selezionata la discarica di Cingoli nel sito di Fosso Mabiglia, era al sesto posto in una graduatoria di nove, individuata da un rapporto dell’Università di Ancona nell’agosto 2001. Fosso Mabiglia è stato ingiustamente scelto in un elenco prioritario di nove da Cosmari (24 giugno 2008), in un luogo anche protetto da vincolo paesaggistico (Zona agricola di salvaguardia paesistico ambientale). Una scelta accolta con gratitudine due giorni dopo da tutti gli altri Sindaci della provincia che comprensibilmente non volevano una discarica imposta nel loro territorio.

Dopo che le nostre sfide legali si sono esaurite, l’Aia era approvata dalla Provincia di Macerata nel luglio 2011. Nell’accordo tra Comune di Cingoli, Cosmari e Provincia, sono stati concordati 450.000 metri cubi o 7 anni e 4 mesi per la chiusura della discarica. Nel luglio 2012 sono iniziati i lavori in loco presso Fosso Mabiglia e l’abbancamento è cominciato il 28 giugno 2014. L’accordo prevedeva la conclusione del ciclo di vita della discarica nel giorno 31 ottobre 2021.

Dev’essere ovvio a tutti coloro che guardano a questa cronologia per il Fosso Mabiglia quale scioccante perdita di tempo e denaro ha fatto l’Ata3 discutendo all’infinito il nuovo sito per una discarica negli ultimi otto anni.

Ora viene spontaneo chiedersi: come mai non si è proseguito nello studio dell’Università di Ancona che prevedeva 9 siti idonei in provincia? Se è stato valido per la scelta su Cingoli, come mai è stato abbandonato lo studio, creando un nuovo progetto con 70 siti? Come mai la Provincia di Macerata cerca nuovi siti quando il Piano regionale dei rifiuti non avalla certe scelte?

Questa è solo una inutile perdita di tempo, che costerà ai cittadini 30.000 euro e che non ci porta più avanti. Sconvolgerà la vita di 70 comunità locali e della maggior parte dei 56 Comuni, che sentono di dover fare il possibile per prevenire il danno alle loro vite, come abbiamo vissuto noi negli ultimi 13 anni.

Questo incarico farà solo perdere tempo e denaro a centinaia di persone e causerà un vero disagio senza alcun guadagno. Gli unici che ne beneficeranno saranno gli avvocati che vedranno preparare ricorsi al Tar per ogni Comune, come un’industria in crescita. 

Tony Smith – responsabile Campagna Pulita

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