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Cronaca

FABRIANO COMITATO INDECENTE 76: “PRONTI A TUTTO PER FAR RIPRENDERE I LAVORI”

“Basta chiacchiere, è ora di passare all’azione”

 

FABRIANO, 14 febbraio 2019 – “Passimo all’azione”, questo l’accelerazione impressa dal comitato Indecente 76 che vuole vedere a tutti i costi completato l’asse viario che collegherebbe la città della carta in maniera più rapida ad Ancona e Perugia.

Ricordano le tappe della storia recente dell’opera, le assemblee pubbliche che hanno coinvolto le rappresentanze economiche e sociali del territorio, due Consigli Comunali “aperti”, le riunioni istituzionali, le manifestazioni (la prima e la seconda, leggi gli articoli), lo sblocco dei fondi da parte del Cipe e le ripetute rassicurazioni da parte di autorevoli rappresentanti delle commissioni parlamentari.

Criticità poi culminate nella richiesta presentata da Astaldi al tribunale di Roma di concordato in continuità (leggi l’articolo).

Il “perché” del nuovo incontro del comitato

Il Secondo Incontro del Comitato Indecente 76 Fabriano

“I lavori però sono ancora fermi. Da mesi e mesi. La situazione è diventata oggettivamente davvero insostenibile – Scrive il Comitato – anche per le numerose aziende creditrici, molte delle quali rischiano il fallimento. Non dimentichiamo i lavoratori che rischiano il licenziamento. Ci sono poi gli utenti, tutti coloro che ogni giono sono costretti ad una odissea quotidiana e sottoposti al rischio potenziale di incidenti pericolosi. Dal punto di vista economico-sociale e della sicurezza stradale, il completamento dei lavori, tra l’altro per poche decine di milioni di euro,  è la priorità assoluta del nostro territorio. Il nostro distretto economico, già spossato da una crisi decennale, rischia di ricevere il definitivo colpo di grazia dai cantieri aperti indefinitamente. Le chiacchiere non bastano: è il momento passare all’azione”.

Un nuovo incontro pubblico, per stabile una sorta di cronoprogramma delle azioni da mettere in campo al fine di vedere finalmente la ss76 completata. L’appuntamento è stato fissato per domani sera (ore 21) presso l’auditorium della Fondazione Carifac (Corso della Repubblica 73).

È inoltre notizia di queste ore l’offerta di Salini Impregilo per salvare il contractor tricolore in concordato (in scadenza).

L’offerta di Salini Impregilo

“L’intervento di Salini Impregilo si legge in una nota stampa è funzionale ad un consolidamento organico nel settore delle costruzioni infrastrutturali e al raggiungimento di una dimensione ottimale preservando la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L’operazione, al verificarsi di determinate condizioni, inclusa l’omologa attesa nel 2020, sarà eseguita attraverso un aumento di capitale per €225m (per il 65% del capitale di Astaldi post aumento) in una società sostanzialmente esdebitata e con il supporto di co-investitori di lungo periodo”.

“L’operazione vuole avere le caratteristiche di un’operazione di sistema volta anche a consolidare il settore delle grandi opere e delle costruzioni in modo da garantirne stabilità e sviluppo, continuità dei lavori di opere anche strategiche, rafforzamento delle capacità progettuali e industriali tali da proiettare la società così rafforzata in un futuro da protagonista in Italia e all’estero”.

Le osservazioni del comitato

2 riunioni e 200 persone circa presenti, 300 aderenti al comitato  e la voglia di fare qualcosa di concreto per cercare di mantere viva l’attenzione. “Abbiamo notato che in tutti gli articoli usciti sulla stampa nazionale il raddoppio della ss76 era pressoché assente, anche perché è il cantiere più piccolo a quelli di respiro nazionale ed internazionale. Quindi i nostri prossimi passi saranno quelli di attivarci con azioni importanti e con iniziative legali presso le sedi preposte affinché queste possano mantenere viva l’attenzione nei confronti della nostra strada”.

Dal comitato concludono con una considerazione: “Per completare la strada manca poco, qualche decina di milioni forse, ed una volta completata la strada questa potrà rappresentare la speranza di un territorio tutto per ritornare produttivo e senza le difficoltà per aziende e professionisti costretti a viaggiare lungo una strada ancora a singola corsia da qui a Serra San Quirico. Senza dimenticare la parte che da Fabriano va verso l’Umbria”.

(s.s.)

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