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FABRIANO SS76: IL CIPE DELIBERA, IL COMITATO SI RIUNISCE ED I TIMORI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

FABRIANO, 26 ottobre 2018 – Mentre era in corso il secondo incontro del comitato Indecente 76, vibra un cellulare e la notizia si diffonde rapidamente: “Il CIPE ha deliberato per le varianti dei lavori per la Statale 76 e Pedemontana. Dovrebbero esserci delle prescrizioni“. Queste le parole del Sindaco Santarelli mentre venivano ancora una volta espresse le preoccupazioni in merito allo “stato di salute” del raddoppio della SS76.

Esultava da Roma la parlamentare pentastellata Patrizia Terzoni, che commenta così sui social: “Il CIPE nella seduta di ieri ha deliberato la destinazione dei fondi sulla SS76 e sui lotti 3 e 4 della Pedemontana. C’è chi si occupa di fare polemiche sterili ed infondate e chi, come questo Governo, risolve i problemi che eredita da gestioni pubbliche e private sconsiderate. Ora Astaldi, che è entrata in concordato preventivo, deve assicurare lo svolgimento dei lavori nei cantieri e noi vigileremo, non ci sono scuse. Le opere possono e devono andare avanti per il bene del territorio e per i cittadini”.

Leggermente più prudente il primo cittadino

“In questo momento bisogna trovare le priorità: e la priorità è al momento la SS76 piuttosto che la pedemontana perché la viabilità della 76 dall’inizio dei lavori è sensibilmente peggiorata. Questo non vuol dire che la pedemontana non abbia la sua importanza, ma come infrastruttura è centrale per il territorio”  .

Il primo cittadino ha inoltre ribadito la necessità di comprendere quali prescrizioni sono state fatte dal CIPE, osservando che però potrebbero essere legate al territorio del maceratese e quindi la pedemontana. “Cercheremo di capirlo nei prossimi giorni perché il CIPE è sì importante, ma non fondamentale”.

“I lavori non si sbloccheranno immediatamente – ha poi osservato – ci vorranno delle settimane prima che i fondi vengano messi a disposizione. Avevamo in mente un piano B, con l’entrata in campo di Anas e dei fondi messi a disposizione dalla finanziaria 2018, ma non c’è stato bisogno di percorrere questa strada”.

Presenti anche le organizzazioni sindacali dei costruttori Daniele Boccetti (Cgil), Luca Tassi (Cisl) e Andrea Casini (Uil).

La preoccupazione delle associazioni di categoria

“La situazione è drammatica – ha commentato il responsabile di Confcommercio Marche Centrali Mauro Bartolozzi – stiamo perdendo il treno perché ci sarà da riabituare la gente a vivere Fabriano e le sue infrastrutture. Il commercio non ha più i tempi di una volta. Massimo appoggio ai sindacati, per qualsiasi tipo di lotta. Noi di Confcommercio Marche Centrali saremo in prima linea con loro, li appoggeremo con forza nelle lotte che intenderanno fare. Siamo in guerra”.

Maurizio Romagnoli, Presidente dalla CNA Fabriano, ha ribadito la preoccupazione per un territorio già in profonda difficoltà. “Siamo profondamenti preoccupati, dobbiamo anche considerare la situazione di Astaldi, commissariata, che dovrà presentare attraverso i 3 commissari un piano di risanamento alle banche. Il Cipe ha deliberato, bene, ma non basta, perché la situazione non è cambiata di molto. Non dimentichiamo anche tutte le imprese del territorio legate ad Astaldi. La strada nonostante la buona notizia, parziale, di ieri è ancora in salita”.

Stessi dubbi e criticità espresse da Federica Capriotti e Fabio Agabiti Rosei (Confindustria Fabriano-Vallesina) e da Federico Castagna (Confartigianato).

“Vigileremo affinché dalle parole si passi ai fatti concreti”. Questa la promessa del comitato Indecente 76, legando  ulteriormente il destino di Fabriano a quello di una strada. “Il distretto fabrianese, già fortemente ridimensionato da una drammatica crisi economica che si protrae da oltre dieci anni con 5mila disoccupati in una realtà di appena 30mila abitanti, rischia di ricevere il colpo di grazia dall’isolamento causato dal mancato raddoppio della Statale 76”.

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